CAPACCIO PAESTUM,LA STANGATA DI NATALE
Centinaia di cartelle esattoriali inviate ai contribuenti morosi di Capaccio Paestum per mancati o errati pagamenti relativi alla tassa sui rifiuti. La Soget Spa sta provvedendo in queste settimane ad inviare le quote non versate di Tarsu, Tares e Tari per il periodo compreso tra il 2011 e il 2017. In particolare: 196 partite (corrispondenti ad altrettanti contribuenti) riguardano la Tarsu 2011 (emissione 2015) per una somma pari a 130mila euro circa; 287 partite sono relative alla Tarsu 2012 (emissione 2016) per un importo di 218mila euro circa; la Tarsu 2012 (emissione 2017) per 154 partite e 81mila euro circa da recuperare; la Tarsu 2013, la Tares 2013, la Tari 2014-2015-2016-2017 destinate a 231 partite per un totale di 120mila euro circa. Il Comune, attraverso la Soget, punta al recupero di circa 550mila euro. Tale somma costituisce solo una piccola parte rispetto all’evasasione che risulta all’Ufficio Tributi, vale a dire circa 10 milioni di euro.
L’amministrazione capaccese, alcuni mesi, fa aveva avvertito gli evasori, dando loro la possibilità di mettersi in regola. Era stato annunciato che nel caso i contribuenti morosi avessero continuato a fare i distratti, sarebbe iniziata la procedura di riscossione coattiva. E così è stato: chi non ha provveduto a pagare quanto dovuto, troverà sotto l’albero di Natale un primo assaggio di quello che poi proseguirà nel prossimo futuro. La maggior parte delle somme evase è relativa alla Tari per gli anni dal 2013 al 2018. Sono circa tremila i contribuenti che, non avendo approfittato del ravvedimento operoso, che prevede il versamento di sanzioni ridotte, si vedranno recapitare cartelle molto salate, con aggravio di sanzioni e interessi. È una continua rincorsa a chi non paga da parte dell’Ente. Alcuni mesi fa, la Soget Spa, società di riscossione, aveva inviato cartelle per il recupero Imu e Tarsu, per un ammontare di circa 7 milioni di euro. In quel caso si trattava di Tarsu (ora Tari) per l’anno 2011, per 175mila euro circa; quella del 2012 per 1 milione di euro circa, di cui una parte riferita ad un residuo di omesso pagamento. E ancora: Tarsu riferita agli anni fino al 2015, per circa 840mila euro circa e Ici/Imu riferite agli anni dal 2008 al 2013 per 1,8 milioni di euro circa. In questo caso, si puntava a recuperare le quote non pagate o riconosciute solo in modo parziale dagli anni tra il 2013 e il 2018. La Soget Spa sta operando in regime di “prorogatio”: il contratto con il Comune di Capaccio Paestum è scaduto il 30 giugno scorso, ma è stato esteso fino a dicembre di quest’anno.Andrea Passaro