19 Marzo 2024

ASCEA,SETTE INDAGATI PER LA “VILLA”SULLA SPIAGGIA

Volevano trasformare una vecchia baracca in una casa dei sogni direttamente sulla spiaggia, a pochi metri dal mare. Senza alcuna autorizzazione e nel cuore del Parco Nazionale del Cilento. Ma sono stati fermati in tempo dai carabinieri che hanno sequestrato la struttura che stava prendendo forma in uno dei posti più belli dell’area protetta. Nei guai sono finiti in sette: i due proprietari (originari entrambi di San Giorgio a Cremano) e cinque operai sorpresi a lavorare a nero (due residenti a Novi Velia, uno ad Ascea e due di origini rumene). Lavoravano indisturbati a pochi passi dal mare, in un luogo talmente ameno da essere immortalato spesso in foto dai turisti stranieri che arrivano ad Ascea per visitare gli scavi di Velia. Gli operai erano impegnati tutto il giorno, non si fermavano mai, con la speranza di riuscire ad ultimare presto i lavori e a farla franca. Ma la costruzione questa volta non è passata inosservata agli occhi dei carabinieri della locale stazione che sono arrivati in spiaggia all’improvviso. Hanno bloccato il cantiere ed identificato proprietari ed operai. Quest’ultimi hanno inizialmente tentato di giustificarsi “stiamo ristrutturando una vecchia baracca”, poi, dinanzi alla totale assenza di autorizzazione, sono stati costretti a sottoporsi al controllo. E la sorpresa non è tardata ad arrivare. Uno dei proprietari è risultato essere addirittura un poliziotto in servizio in provincia di Napoli.

La struttura sequestrata, secondo la ricostruzione degli inquirenti, stava per essere trasformata in una casa-vacanza. Insomma nulla a che vedere con la vecchia baracca già esistente. «La struttura finita sotto sequestro – hanno tenuto a precisare gli inquirenti – è ben più grande e ha tutte le caratteristiche per poter accogliere anche due famiglie durante la stagione estiva ». Basti pensare all’intelaiatura in ferro e in legno, alta circa tre metri, che era già stata realizzata. Ma ulteriori indagini sono in corso per verificare con esattezza se l’area interessata dei lavori ricada addirittura sul demanio marittimo. L’operazione è stata coordinata personalmente dal capitano Mennato Malgieri in stretto contatto con il procuratore di Vallo della Lucania Antonio Ricci , già firmatario di altre importanti inchieste a tutela dell’ambiente nel Cilento e da poche settimane indicato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa a capo della Commissione Abbattimenti che si occuperà a livello nazionale di redigere una proposta di legge per una legislazione più snella e tempi più celeri per gli abbattimenti. «Cerchiamo solo di tutelare il territorio e la comunità cilentana – ha spiegato Ricci – È nostro obiettivo preservare da qualsiasi abuso questo straordinario territorio spesso preso di mira da imprenditori senza scrupoli». E avverte: «Naturalmente i controlli continueranno senza sosta su tutto il territorio, sia lungo la costa che nell’entroterra».Vincenzo Rubano

WWW.CANALECINQUETV.IT

About Author