28 Marzo 2024

FURTI MEZZII AGRICOLI NELLA PIANA DEL SELE IL VIA AGLI INTERROGATORI

CAPACCIO PAESTUM. Inizieranno domani gli interrogatori dei componenti della banda dedita ai furti di trattori e attrezzature agricole. Le indagini, coordinate dal procuratore Corrado Lembo, hanno consentito di individuare due gruppi malavitosi concatenati tra di loro. Compariranno davanti al gip della Procura salernitana, gli indagati Aniello Nitto, di Eboli 34 anni; Domenico Milanese, 26enne di Campagna; V.D.N. 25 anni incensurato di Roccadaspide (finito ai domiciliari) e residente ad Albanella; M.N incensurato 24 anni di Capaccio Paestum (ai domiciliari); Amine Djelali, 34 anni; Moustapha Himidi, 27 anni; Hamid Radi, 33 anni; Aziz Kharbach, di 37 anni; Saverio Montanera 52 anni di Saviano (ricettatore). Saranno sentiti prima gli indagati in carcere.
I provvedimenti cautelari scaturiscono da un’indagine condotta dalle stazioni dei carabinieri di Capaccio scalo e Torchiara e dal nucleo operativo radiomobile di Agropoli. Le indagini effettuate dai militari del capitano Francesco Manna, hanno portato alla scoperta di un vasto giro di furti di mezzi agricoli. Almeno una quindicina quelli accertati nella Piana del Sele per un valore di centinaia di migliaia di euro. La maggior parte erano furti su commissione. La manovalanza dell’organizzazione erano i nordafricani che, materialmente, mettevano in atto i furti. Trattori e attrezzature agricole venivano poi nascosti in aree individuate dai malviventi fino a quando il ricettatore napoletano non li prelevava per piazzarli sul mercato nero.
Le indagini sono ancora in corso: il sospetto è che i mezzi venivano rivenduti anche nei Paesi dell’Est. Personaggio di spicco dell’organizzazione è Nitto, noto alle forze dell’ordine con diversi precedenti. Nel 2009 fu arrestato per i reati di omicidio colposo, omissione di soccorso e simulazione di reato. Dopo aver tamponato un ciclomotore, condotto da un marocchino poi deceduto, abbandonò l’auto simulando il furto della stessa, denunciato ai carabinieri di Battipaglia.
I comuni dove venivano portati a segno i colpi erano Albanella, Battipaglia, Capaccio Paestum, Eboli e Giungano. L’attività investigativa ha avuto origine lo scorso febbraio a seguito del rinvenimento di un trattore asportato a Giungano. La polizia giudiziaria ha iniziato una scrupolosa attività di indagine di tipo tradizionale che, nel prosieguo, è stata supportata anche da attività di osservazione, controllo e pedinamento. L’attività di indagine ha consentito di individuare ed identificare i singoli componenti dei due gruppi. (a.s.)

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