I NOMI DEI 9 ARRESTATI PER IL DANNEGGIAMENTO DELLE AUTO,VENERDI’ AL VIA GLI INTERROGATORI
Agli arresti domiciliari sono finiti: Ciro Torino, 28 anni; Carlo Verde 19 anni; Francesco Iaquinandi 23 anni; Gaetano Verde 19 anni; Corrado Fiamma 19 anni; Roberto Pagano 20 anni; Antonio Marrazzo 20 anni; Alfonso Ciancia 18 anni tutti di San Marzano sul Sarno e Antonio Iaccarino 29 anni di Pagani.
In una sola notte hanno distrutto oltre sessanta autovetture parcheggiate in strada, a Salerno, mandando in frantumi lunotti e finestrini. I diversi raid vandalici (per gli investigatori sarebbero almeno 150), in un’occasione registrati anche a Cava de’Tirreni, venivano messi a segno con l’utilizzo di pistole ad aria compressa. Con le accuse di saccheggio e devastazione la Procura di Salerno ha emesso 9 ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti giovani appena maggiorenni. A firmare le ordinanze il Gip Mariella Zambrano su richiesta dei magistrati Cannavale e Cardillo. Ad eseguire le ordinanze sono stati i carabinieri della compagnia di Salerno, in collaborazione con gli agenti della squadra Mobile della Questura e gli uomini della Guardia di Finanza.
La gang di giovani – poco più che maggiorenni – avevano creato una chat WhatsApp denominata “‘o sistema” dove parlavano dei loro comportamenti vandalici. Anche le icone della chat erano emblematiche in quanto rappresentavano catene, bare e altri simboli del genere”. Secondo il magistrato il numero delle autovetture, probabilmente, è superiore alle 150 (rispetto alle 60 accertate), ma non ve ne è traccia in quanto i proprietari non hanno neanche presentato denuncia o per danno non ingente o perché assicurati. “Sapendo di essere investigati, – ha detto ancora Cannavale – questi giovani hanno posto un freno a quella che poteva diventare una escalation. Acquisendo i telefoni, abbiamo avuto modo di constatare che i soggetti avevano questa chat. Un dato che mi preme sottolineare è che vi erano altri membri di questa chat, sempre maggiorenni, i quali hanno avuto la forza morale di dissociarsi immediatamente dal gruppo criminale e, sentiti a sommarie informazioni, ci hanno precisato che i giovani erano soggetti di alta pericolosità che stavano già programmando altri atti violenti nei confronti di altri soggetti. Non è stato facilissimo individuare la prima autovettura che transita ad alta velocità mentre il lunotto dell’automobile bersagliata esplodeva. Il lavoro è stato certosino ed estremamente tecnico, perché ha consentito di mettere insieme tutti gli elementi del puzzle”. La prima autovettura è stata colpita sulla tangenziale di Salerno: un’auto in movimento. Nella notte tra il 10 e l’11 ottobre 2017 hanno colpito la città di Salerno nel viaggio d’andata e poi di ritorno hanno colpito le autovetture parcheggiate a Cava de’ Tirreni. Tutti e nove i ragazzi saranno interrogati venerdì dai magistrati che hanno condotto le indagini e che in pochi mesi ha portato all’individuazione dei ragazzi autori dei raid vandalici.