19 Marzo 2024

SAN MAURO CILENTO,I NOMI DEGLI ARRESTATI,IL COMUNICATO DELLA PROCURA

Carlo Pisacane (nella foto) ed i componenti della Giunta comunale, ovvero il vicesindaco Fernando Marrocco e l’assessore Angelo Di Maria, unitamente al segretario generale Claudio Auricchio, a due consiglieri comunali Fabrizio Cusatis e Pasqualino Volpe, a due funzionari comunali Franco Volpe ed Angelo Cilento, ed un imprenditore salernitano, Alfonso Palmieri,

 

COMUNICATO STAMPA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI VALLO DELLA LUCANIA

Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania supportati dai militari del Comando Provinciale di Salerno hanno dato esecuzione alla ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vallo della Lucania nei confronti di otto funzionari e pubblici amministratori del Comune di San Mauro Cilento, nonché di un imprenditore del salernitano, tutti a vario titolo ritenuti responsabili dei reati di concussione, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falso ideologico in atto pubblico. Nei confronti di tutti gli indagati è stata applicata, conformemente alla richiesta di questo ufficio, la misura degli arresti domiciliari. La misura è stata disposta nei confronti del sindaco e del vice sindaco, nonché di un assessore, di due consiglieri comunali, del segretario comunale e dei funzionari responsabili dell’Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Ragioneria del Comune e dell’amministratore di una ditta di trasporti operante nel settore della raccolta dei rifiuti. I provvedimenti adottati scaturiscono da una complessa attività d’indagine avviata nel gennaio del 2016 e condotta dalla Stazione dei Carabinieri di Pollica anche attraverso attività tecniche ed intercettazioni. La vicenda processuale è scaturita dalla denuncia del presidente di una cooperativa del luogo che ha dichiarato di avere subito pressioni da parte del sindaco e del responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune. Dette ‘pressioni’ – secondo quanto emerge – avvennero alla fine del 2014 e furono poste in essere al fine di costringere la donna a rinunciare al servizio di trasporto scolastico, già in precedenza affidato alla cooperativa da lei presieduta, allo scopo di favorire una ditta diversa, a cui l’incarico venne successivamente assegnato mediante una illecita procedura di affidamento diretto del servizio. Una volta riscontrata la natura illecita della citata vicenda, le indagini sono state estese anche ad altri settori dell’attività dell’Ente, consentendo di disvelare un quadro di gestione familistico-clientelare della cosa pubblica da parte dei predetti pubblici amministratori e funzionari, attraverso la sistematica violazione delle norme giuridiche che governano la gestione degli appalti e l’assegnazione degli incarichi e dei pubblici servizi. In particolare, oltre all’affidamento del servizio di trasporto scolastico, le vicende illecite emerse dalle indagini riguardano l’affidamento del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, l’acquisto di una macchina operatrice ‘puliscispiaggia’, l’affidamento del servizio di ‘ludoteca comunale’ e ulteriori vicende relative alla nomina e all’assunzione di personale tecnico. Particolarmente grave è la vicenda concernente l’affidamento del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, laddove viene in particolare contestato al sindaco e ad un consigliere comunale di avere previamente concordato con l’imprenditore affidatario del servizio, modalità, condizioni economiche e termini dell’affidamento del servizio dietro promessa – poi mantenuta – dell’assunzione di personale presso la ditta affidataria.

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