28 Marzo 2024

CAPACCIO PAESTUM,LA TRE GIORNI DEL PUC Di Fabio Scariati

La tre giorni indetta dall’amministrazione sul PUC ha fornito interessanti spunti di riflessione. Dopo I’introduzione del Sindaco e una puntuale DAVVERO NOTEVOLE RELAZIONE DELL’arch. Lucido DI GREGORIO, si è aperto un dibattito SPONTANEO non etero diretto cui hanno partecipato i cittadini, amministratori del passato e tecnici. Si citano a quel che è dato ricordare: Tonino Scala, Giacomo De Palma, Pino Greco, Gaetano Fasolino, Pietro De Simone, Vito Scairati, l’ing. De Marco, Aurelio Di Matteo, Ernesto Franco e altri. Sorprendente la comune volontà di dar vita a un piano SERIO, CREDIBILE, scevro da speculazioni di sorta. Si riporta quanto è emerso: rispetto assoluto delle aree verdi, soprattutto pubbliche, difesa dell’ambiente naturale e dei suoli agricoli, utilizzo dei volumi asserviti dalla Provincia solo per l’edilizia economica e popolare e per alberghi e strutture turistiche di vari tipi con relativi servizi. E’ emerso anche un concetto: la crisi ha già dimezzato il valore degli immobili. Costruire nuovi appartamenti quando ce ne sono a centinaia di sfitti e le seconde case sono quasi tutte abbandonate o sottoutilizzate. Sarebbe solo un ulteriore colpo ai risparmi già dimezzati dei cittadini residenti! E di converso un un favore ai possessori di capitali illeciti che già numerosi hanno messo gli occhi su aree agricole e poderi. CAPACCIO PAESTUM TERRA DI RICICLAGGIO? HANNO DETTO TUTTI NO! Dove costruire gli alloggi per l’edilizia economica e popolare? Soprattutto a Capaccio Scalo perchè futura città della piana. A Capaccio Capoluogo viene prevista da TUTTI una destinazione turistica e microturistica, valorizzando uno dei paesi più ricchi di storia dell’ Italia Meridionale e con un patrimonio montano da utilizzare con iniziative ecocompatibili. Anche le contrade avranno i loro volumi privilegiando come dovunque il concetto di costruire sul costruito. E’ emerso anche la volontà di dare spazio nel PUC alla regolarizzazione con riqualificazione dell’area 220 prevedendovi espressamente i volumi utili. Null’altro da dire. IL POPOLO VUOLE QUESTO. L’ha detto chiaramente. Il Sindaco ha ascoltato. L’arch. DI GREGORIO ha ascoltato. Certo l’amministrazione comunale è assediata da chi fa della speculazione una ragione di vita. Al Sindaco, dunque, alla Giunta, al Consiglio Comunale LA SCELTA. Nessuno potrà dire “non lo sapevo”. E quale sia la partita, quale sia la posta in gioco, lo sanno pure le pietre.Fabio Scariati

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