AD AGROPOLI C’E’ LA CAMORRA LA PROCURA STIA CON GLI OCCHI APERTI
Il consiglio comunale che si è celebrato il 29 maggio palesa molti aspetti di natura camorristica. Nasconde la delinquenza dietro norme, delibere, punti all’ordine del giorno, investimenti, concessioni e accordi con terzi. Ad Agropoli c’è la camorra ma non lo scopriamo adesso, lo sanno benissimo le istituzioni tanto da chiedere il commissariato di polizia fermo per una scelta della sovrintendenza, lo sanno benissimo i carabinieri capaci di raccogliere faldoni e decisioni del civico consesso, lo sanno benissomo in procura dove monitorano “il caso Agropoli” ormai da tempo. Il sitema di potere politico-amministrativo è sotto la lente di ingrandimento delle varie istituzioni inquirenti dalla Dia alla DDA, alle procure. Questo per quanto riguarda il passato e nessuno mai è rimasto incastrato nelle maglie della giustizia ma gli occhi della magistratura sono satati sempre vigili. Ora più che mai però è il caso di verificare lo strapotere del sistema che agisce sotto l’effetto dell’arroganza, del potere per potere calpestando tutti i diritti dei cittadini. Inaccettabili determinati comportamenti come quello di evitare le riprese televisive gratis a chi ne fa richiesta se non all’unica televisone rispettabilmente presente solo perchè la manda Franco Alfieri.
Ordini del giorno inseriti a richiesta dei sodali del sistema. Un sindaco manovrato dai notabili del sitema. Basta vedere le assenze della maggiornanza nel consiglio comunale predetto. Opposizioni messe a tacere e con argomenti quasi nascosti. Alluvionati dimenticati, alghe sulle spiagge nonostante i finanziamenti, graduatorie taroccate con la presenza di fratelli, figli e nipoti dei consiglieri comunale e affini. Città abbandonata, porto in balia delle onde sul quale sfrecciano come sull’autostrada o una pista di formula uno senza controlli. Posti barca promessi a consiglieri da salto in banco tra opposizione e maggiornaza, vigili che compaiono all’improvviso da altri centri e gradi che vengono tolti, suolo pubblico che viene concesso gratis agli amici e invece vengono vessati i nemici. Silenzio assenso su attività sporche. Un segretario comunale che lavora in più comuni dove stranamente passano persone e arrivano a lavorare al comune di Agropoli o a Capaccio Paestum. Potremo andare avanti per ore con questio stillicidio camorristico. Un atteggimento mirato a esercitare un potere e non ad amministrare la cosa pubblica. Gli occhi della procura devono guardare bene e a lungo. Bastadare uno sguardo al consiglio comunale del 29 maggio e ci sia ccorge di come la camorra agisce ad Agropoli. Sergio Vessicchio