AFFAIRE CAUCEGLIA ASSE AGROPOLI CAPACCIO SALERNO SARA’ UN BOTTO FORTE

La Cgil-Alfieri-Mutlipassi viaggia sull’asse mediana Agropoli capoluogo di provincia passando per il nevralgico comune di Capaccio Paestum. Il maggiore comandante dei vigili Cauceglia prima sollevato dall’incarico,tra il dissenso generale, poi addirittura degradato a Capitano. Sindacati e politica giocano un ruolo, in questa partita ,molto importante da qualsiasi angolazione la sua guarda. Alfieri apparentemente sta fuori ma è fuori discussione che l’ordine di decapitare Cauceglia è partito da lui, troppo scomodo l’ex comandante mai asservito al potere e al sistema, sempre autonomo per rispetto della divisa, della sua dignità e di un corpo che sempre ha conservato la sua autonomia, nel tempo forse anche troppa perché negli ultimi 30 i danni che i vigili urbani hanno fatto ad Agropoli sono epocali nonostante un comandante come Crispino sempre molto conservatore e senza le colpe di cui si sono macchiati vecchi esponenti della polizia municipale di Agropoli. Il dopo Crispino era stato individuato con molta serietà e competenza da Adamo Coppola centrando su Di Biasi e Cauceglia gli uomini della svolta ma era andato di traverso a Franco Alfieri, cosa nota, e dato che lui è il leader, appena ha potuto lo sviaggiato utilizzando uomini e mezzi a sua disposizione.
Non entriamo nel merito dei provvedimenti saranno i ricorsi, le cause e i tribunali a stabilire la regolarità perché ognuno ha ragione, tutti hanno fatto bene e tutti ritengono di stare dalla parte della ragione. Il problema è politico non tecnico. C’è un leader affermato( Alfieri) presidente della provincia con altri incarichi il quale ritiene che uno come Cauceglia non sia valido e lo fa mettere all’angolo, c’è un sindaco calato supinamente al supremo politico, c’è un sindacato che prepara il camino con la legna e l’accendino pronto a far esplodere la bomba che sarà deflagrante o per l’una o per l’altra parte. Perché in questa vicenda sul campo ci saranno morti e feriti. Non a caso il sottobosco si muove, la politica a livello regionale è già stata sollecitata e per il momento la Cgil ha messo tutti alla porta. L’intenzione di Alfieri di depotenziare Cauceglia, renderlo meno attivo sia sul campo legale sia in quello politico è evidente, ma ricordiamo che Cauceglia, considerato dal sistema un mostro e un ribelle ma dalla città uno straordinario concittadino con tanto di competenza , serietà e capacità, è una strada che Franco Alfieri percorre sicuro della sua forza e della sua potenza sottovalutando Cauceglia accostato ad un Davide di biblica memoria con le carte in mano per far saltare il sistema e i suoi sodali. Sergio Vessicchio