31 Maggio 2023

AGROPOLI, ALLUVIONE DI NOVEMBRE ANCORA NON CI SONO RISTORI MA TANTA MENZOGNA MUTALIPASSI (FACCIA GIALLA) SI VERGOGNI

IL FALLIMENTO DELLA FLIERA COSIDETTA ISTITUZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO HA ABBANDONATO GLI ALLUVIONATI DI AGROPOLI, LE SOLITE MENZOGNE DELLE CAMPAGNE ELETTORALI

A circa sei mesi dai tragici eventi del 19/11/2022 è il momento di fare il bilancio delle attività e delle iniziative poste in essere dall’amministrazione comunale. Come sempre ad Agropoli, passata la tempesta con il sereno ritorna l’amnesia dei fatti accaduti. Ricordiamo con rammarico le tragiche scene delle strade, dei locali commerciali e delle abitazioni di via Pio x, Moio, via Salvo d’acquisto invase dalle acque dei torrenti e dei valloni demaniali della contrada Moio, che avevano tracimato il loro naturale alveo, determinando danni a centinaia di famiglie ed operatori commerciali. Anche in quell’occasione assistemmo inermi al silenzio del sindaco, almeno nei primi giorni della tragedia. Successivamente, passata la criticità del momento è partita la macchina della menzogna politica. Il primo atto amministrativo prodotto è stato differire i termini del pagamento della tari 2022 per tutti i cittadini ovvero anche per per coloro che non avevano subito danno alcuno. Il provvedimento è apparso subito iniquo ed irrilevante rispetto all’entità dei danni subiti dagli alluvionati.
AGROPOLI, L'ALLAGAMENTO DALL'ALTO NELLE FOTO DI ALTA PROSEPETTIVA – Agropoli News
A nostro avviso, sarebbe stato giusto esonerare le sole vittime dell’alluvione da ogni forma di carico tributario sia per l’anno 2022 che per 2023, dimostrando concretamente senso di vicinanza e condivisione alle genti danneggiate. Altresì, sarebbe stato giusto devolvere il ricavato del grande “affaire” del babbo natale per le medesime genti, ma, ciò, sarebbe stato troppo nobile per un amministrazione attenta solo a logiche di parte e partitiche. Vi è di più! Dai palchi elettorali, hanno invitato gli agropolesi a votare la coalizione guidata da Mutalipassi spendendo il presunto credito di una filiera istituzionale amica che avrebbe facilitato il percorso ad ostacoli di una consiliatura fortemente caratterizzata dalla corsa a finanziamenti pubblici anche nell’ambito delle risorse del pnrr. Ancora, si è fatto voti alla filiera per ottenere ristori post alluvione dalla Regione a guida PD con l’amico De Luca, padre e figlio, ma allo stato non vi è traccia alcuna di stanziamenti straordinari per l’evento calamitoso.
AGROPOLI, L'ALLAGAMENTO DALL'ALTO NELLE FOTO DI ALTA PROSEPETTIVA – Agropoli News
La verità è che il peso specifico dell’amministrazione Mutalipassi e fortemente compromesso dalla evidente sottomissione politica al presidente della provincia nonché sindaco di Capaccio Paestum. Il sindaco di Agropoli non regge il passo, a lui non resta che il ruolo di comparsa nella filiera istituzionale senza che possa in qualche modo incidere su scelte programmatiche di rilievo per il nostro territorio. Al disastro sulla sanità per il disimpegno e rottamazione del nostro ex ospedale si assiste passivamente al disastro ambientale. La rupe, simbolo della nostra bellissima città sta lentamente disgregandosi per effetto di naturali fenomeni di erosione, la strada di collegamento con la baia di Trentova sta lentamente scivolando verso mare per effetto di un fenomeno franoso che necessita di un radicale intervento di messa in sicurezza, i corsi d’acqua principali e secondari hanno perso la loro naturale sezione idraulica per effetto sia di abusi sia di interramento provocando spesso allagamenti e danni alle infrastrutture pubbliche e private. Agropoli ha bisogno di un grande piano di rilancio che miri a conservare la naturale morfologia del territorio, preservandolo dall’uomo e, sia consentito, dall’incompetenza di certa politica locale. I cittadini danneggiati aspettano impazienti i ristori promessi ed il Sindaco esca allo scoperto senza inutili dichiarazioni interlocutorie e dia dimostrazione degli atti prodotti dalla ” filiera” istituzionale e dei risultati raggiunti. Ci sia consentito di suggerire di impiegare, nel risolvere i problemi della città, lo stesso dinamismo cui assistiamo per occupare spazi, posti, impieghi, incarichi e quant’altro possa essere utile ad interessi privati. La città, Ancor prima di essere amministrata va amata e senza amore non c’è visione ma solo mero interesse privato. Sergio Vessicchio
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