AGROPOLI, CAPODANNO SHOCK E’ MORTO IL GENERALE FAUSTO MILILLO
Da qualche giorno combatteva contro una broncopolmonite all’ospedale Umberto I di Roma dove era stato ricoverato. Il sopraggiungere del Covid è stato letale. La notizia delle sue condizioni circolava ormai da qualche settimana ma nulla faceva presagire ad un epigolo così tragico anche se i familiari non nascondevano preoccupazioni. Il generale Fausto Milillo aveva 70 anni e non li dimostrava, godeva di buona salute. La sua energica e importante carriera gli aveva costruito anche delle strade professionali oltre il servizo militare. Era impegato a 360 gradi nella sicurezza ed era il presidente della Fondazione “Legalità e Sviluppo, Generale C.C. Ignazio Milillo”, La rete è piena delle sue iniziative svolte nel tempo. Era attivissimo ed era molto attento allo sviluppo ed alla crescita della sicurezza della quale sapeva ogni dettaglio. Il generale Milillo era nato a Casoria nel 1953, ha svolto una vita professionale molto intensa. Era anche un poeta, la sua prima poesia era intitolata La Solitudine dopo avere vissuto, proprio in solitudine, il più interessante periodo della sua vita, trascorso fra molte difficoltà nelle depresse zone della Basilicata, dove, come ufficiale dei Carabinieri, era stato destinato a svolgere il servizio istituzionale della Benemerita.
La desolazione che coglie in quella terra, la privazione di qualsiasi conforto, la lontananza dagli affetti familiari, ma, soprattutto, il forzatg. distacco dalla donna amata ispirano queste sue rime.
Il sisma del 23-11-80 lo trova, uolontano prima e comandato poi, fra i primissimi ad accorrere con i suoi militi nei comuni di Balvano, Sant’Angelo dei Lombardi, Calabritto, Senerchia e Caposele.
È appunto il macabro spettacolo che si offre ai suoi occhi per varie settimane, che tocca il suo animo e che gli da la possibilità di esprimersi in altri versi. Era stato insignito nel 1991 di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente della Repubblica. La sua carriera è stata decorata di molti successi riconosciuti in ambito nazionale. Se ne va un personaggio vero, schietto e sincero ancora in trincea. Il suo è un esempio concreto di servizio allo Stato, si esaltazione dei valori della famiglia e di proposta in ambito di sicurezza. Muore un pezzo da 90 della vita pubblica anche agropolese ma non solo. Ai familiari la nostra vicinanza.
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