28 Aprile 2025

AGROPOLI ,CLAMOROSO IL COMUNE RIBALTA UNA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO E DA L’OK AL LIDO OASI DI PROPRIETA’ DI UN CONSIGLIERE COMUNALE

 

E’ una controversia labirintica dentro la quale c’è di tutto e di più.Una lunga storia ormai nota per motivazioni e moventi ma anche per come si sta evolvendo e forse snaturando.Ancora una volta il comune di Agropoli si assume responsabilità molto particolari.E vero per i politici e i tecnici c’è da tutelare un consigliere comunale per non far saltare gli equilibri politici, ma ci sono  anche da rispettare sentenze.Sono state ribaltate arbitrariamente queste sentenze?A sentire la parte lesa(Lido azzurro) c’è un chiaro ribaltamento della verità.Per il comune invece il Lido Oasi deve aprire.
Andiamo per ordine e guardiamo questo prospetto:
A QUESTO PUNTO GUARDIAMO IL RESPONSABILE DELL’AREA URBANISTICA CERMINARA COSA DECIDEDEVA:

Il TAR dichiara la nota di Cerminara un atto intra procedimentale privo di un concreto contenuto provvedimentale esprimendosi in esso null’altro che l’avviso del dirigente dell’ufficio tecnico sulla vicenda senza che poi tale avviso sia stato recepito ed esteriorizzato in atti formali del comune tali da costituire un lesioni ai danni del ricorrente Scalzone. Sempre il Tar Rimanda la definizione della controversia nel merito a giugno 2019, fermo restando che dichiara la nota di Cerminara priva di validità giuridica. Scalzone ritenendo comunque lesiva la nota di Cerminara anche se priva di validità giuridica, presenta ricorso in Consiglio di Stato  che “accoglie il ricorso di Scalzone, sospendendo quindi la nota di Cerminara, e sollecita una rapida definizione nel merito al TAR. Nonostante le diverse diffide di Scalzone, l’ufficio tecnico del comune, autorizza nuovamente l’attività del Lido oasi. L’ing. Sica, che sostituisce temporaneamente per l’ordinaria amministrazione il responsabile dell’ufficio tecnico arch Cerminara in ferie(sembrano ferie concordate e ad orologeria)forse per non decidere sulle  sentenze definitive del Consiglio di Stato che, secondo il ricorrente Scalzone , inibiscono l’attività di stabilimento balneare del Lido Oasi.L’Ufficio preposto, senza Cervinara in ferie,con una nota inviata all’ufficio commercio ribalta l’esito delle sentenze dei giudici amministrativi e stabilisce che il Lido oasi può lavorare. La nota dell’ufficio tecnico dal tenore strettamente legale ovviamente a favore della riapertura del Lido Oasi del consigliere comunale Lele Di Nardò, contiene diverse omissioni ed alcune informazioni non veritiere. Durissimo Scalzone in proposito: “Innanzitutto L’ing Sica responsabile supplente dell’ufficio tecnico avrebbe,per motivi di opportunità, dovuto astenersi dal decidere su una vicenda così controversa, lasciando la decisione all’autore della nota oggetto di giudizio, a meno che le ferie di Cerminara non siano state,come detto in precedenza, concordate appositamente per avere un funzionario L’ing Sica sempre disponibile a rilasciare atti in favore dell’attività del consigliere comunale(anche se lui afferma il contrario tra diniego di condono, abbattimento e via dicendo), atti poi,guarda un po, tutti dichiarati illegittimi dalle sentenze del Consiglio di Stato,sui quali ho  chiesto un risarcimento milionario al comune di Agropoli.Se questo risarcimento andrà a buon fine   a pagare saranno i cittadini mentre andrebbe imputato totalmente al funzionario che si è reso responsabile degli atti contestati e che ancora oggi espone l’amministrazione comunale ad azioni giudiziarie”.Questo riferimento aiuta a capire di più-

C.d.S.: Sentenza di annullamento, non consentita alla p.a. riedizione ad libitum del potere amministrativo
Con Sentenza 11 gennaio 2016 n. 53, la Sesta Sezione del Consiglio di Stato, adita per l’ottemperanza di una propria, precedente, decisione, si è esp
QUESTA LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO CHE DA RAGIONE AL LIDO AZZURRO DI SCALZONE.SOTTOLIINEATI IN GIALLO I PUNTI CHAVE:

In base a questa sentenza l’atto di Sica è nullo. Nell’atto L’ing Sica omette di specificare che la nota di Cerminara, dichiarata comunque priva di validità giuridica dal TAR e dal consiglio di stato, dichiara che affinché il Lido Oasi potesse funzionare dovrà essere presentato e approvato, previa acquisizione delle autorizzazioni paesaggistiche, un nuovo progetto che prevedesse comunque lo stralcio di 1750 mq di parcheggio.

L’ing Sica dichiara inspiegabilmente che il Lido Oasi sarebbe già in possesso della richiesta autorizzazione paesaggistica per il montaggio dello stabilimento e può essere verovero in quanto L’ing Sica fa riferimento all’autorizzazione relativa al permesso di costruire annullato dal consiglio di stato, anch’essa ovviamente annullata dalle sentenze.Dopo questa ricostruzione senza nulla togliere alla professiionalità di nessuno il Lido Oasi può stare aperto?Il dubbio amletico è legittimo.IIntanto gli attii sono tutti in procura. 
                                   IN QUESTA FOTO E’ IL LIDO OASI ALLO STATO ATTUALE
                                    IN QUESTA FOTO IN BASSO COME DOVREBBE ESSERE

 

 

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