AGROPOLI CON LA BRETELLA OSPEDALE PIU’ LONTANO MUTALIPASSI(FACCIA GIALLA) E I SUOI COMPAGNI DI MERENDA SCAPPANO
AGROPOLI RIVUOLE IL SUO OSPEDALE LA FILIERA POLITICO AMMINISTRATIVA REGIONE-PROVINCIA INUTILE PER LA CAPITALE DEL CILENTO SOLO CHIACCHIERE IN CAMPAGNA ELETTORALE
L’arrivo ad Agropoli del direttore generale dell’ASL Salerno aveva fatto sperare in qualcosa di buono per la nostra comunità ma le dichiarazioni rese dal Presidente della Provincia di Salerno, avv. Francesco Alfieri già Sindaco di Agropoli,hanno riportato alla realtà effettuale delle cose: disimpegno! Questa è la parola giusta. Il management aziendale dell’ASL sostenuto dal partito democratico ovvero dall’amministrazione regionale di centro sinistra ha abdicato da ogni forma di programmazione funzionale ad una lenta ma graduale ripresa di servizi alla salute per la popolazione del nostro territorio. Lo stesso presidente della Provincia, a cui tutti tributano prestigio, potere decisionale e forte influenza ha deciso di abdigare alle ragioni del disimpegno. Le sue parole segnano il tempo della sconfitta, della perdita di speranza che un giorno quell’edificio potesse riacquistare una minima funzione di assistenza e non essere considerato unicamente centro di interessi privati. Il grande fallimento della politica e dei politici che si sono avvicendati nel corso degli anni è proprio l’ospedale di Agropoli, ridimensionato a mero parcheggio di ambulanze, tra l’altro sprovviste di medici rianimatori! Ci viene detto che la bretella rappresenterà il trade union con gli ospedali funzionali posti a nord di Agropoli per il miglioramento della viabilità ma quando? E soprattutto quali ospedali ? Quelli di Eboli, Battipaglia e Salerno che già sono al collasso?

No grazie, caro presidente, noi vogliamo il nostro ospedale, noi vogliamo avere il diritto di contare, noi non siamo cittadini di serie “b”, noi siamo l’essenza di un organizzazione pubblica : siamo il popolo!!! Il popolo di Agropoli si aspettava che fosse il Sindaco a fare dichiarazioni in merito al futuro dell’ospedale e non il presidente della Provincia. Dov’era il Sindaco quando è giunto il direttore generale ad Agropoli, dov’era l’assessore comunale con delega alla sanità? Erano impegnati a tutelare posizioni personali e/o conferme politiche piuttosto che battersi per la comunità? Perché non hanno avuto il coraggio di presentarsi alla città e fare dichiarazioni? Lo spettro delle elezioni impone cautela e la vicenda dell’ospedale potrebbe essere causa di perdita di consensi, quindi il sindaco Mutalipassi e la sua delegata alla sanità preferiscono sottrarsi al confronto con la cittadinanza pensando di sfuggire alla censura ed ai giudizi negativi. Siamo alle solite! Il sindaco scappa dalle sue responsabilità, si sottrae al confronto ma è sempre presente al taglio delle opere pubbliche, anche quelle che non sono frutto della sua amministrazione. La sua assenza ed il suo silenzio sono la certezza del suo fallimento. Ad un anno di amministrazione Mutalipassi, si assiste ad un continuo ed inesorabile arretramento della città di Agropoli, un tempo fiera protagonista della politica cilentana ed ora ridotta alla cenerentola del Cilento, di certo meno influente di altre comunità che per dimensioni e storia politica hanno sempre guardato ad Agropoli come punto di riferimento. L’unico atto di dignità che la città si aspetta sono le dimissioni del sindaco Mutalipassi oppure dimostri di avere gli attributi e si incateni innanzi le porte dell’ospedale così come fece la sindaca di Battipaglia che antepose le ragioni della sua città a quelle personali. Ovviamente ciò comporterebbe imbarazzo al presidente della provincia, al presidente della regione e lascerebbe a metà l’opera di sistematica occupazione di ogni piccolo spazio, funzione, impiego della cosa pubblica. Sergio Vessicchio