19 Gennaio 2025

AGROPOLI, CONDANNATA PUSHER PER DROGA CONTINUAVA A PERCEPIRE IL REDDITO DI CITTADINANZA

 

Era stata condannata in via definitiva per reati di droga. Agli uffici dell’Inps, però, non lo aveva mai fatto sapere: in tal modo, almeno da giugno del 2019 a settembre del 2022 (è il lasso temporale al vaglio degli inquirenti), la 37enne agropolese aveva seguitato a percepire il Reddito di cittadinanza. Illecitamente: questa l’accusa avanzata da Vincenzo Palumbo, pm della Procura di Vallo della Lucania titolare delle indagini (già chiuse) delegate ai finanzieri della locale Compagnia (capitano Alessandro Brongo), che nei giorni scorsi hanno dato esecuzione al decreto di perquisizione e sequestro preventivo finalizzato alla confisca a firma di Sergio Marotta, gip del Tribunale cilentano. Omissione d’informazioni dovute al fine d’ottenere indebitamente il Reddito di cittadinanza: è l’ipotesi di reato contestata alla pregiudicata agropolese (assistita dal penalista Giuseppe Russo).

Poco meno di 30mila euro: questo l’ammontare del danaro che la donna avrebbe percepito dallo Stato. Illecitamente: l’accusa degli inquirenti è fondata su tre comunicazioni mai fornite ai funzionari dell’Istituto nazionale di previdenza sociale. In primis, la 37enne non avrebbe mai fatto sapere che il contratto di locazione della casa all’ombra della quale risiedeva, in una frazione alle porte della città, era stato risolto per una morosità protrattasi per ben 15 mensilità, da maggio 2019 a settembre del 2020. Carmine Landi

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