AGROPOLI, DONATO ANTELMO NON ENTRA NEL CST E LA PORTA APRE LA CRISI, FRANCO DI BIASI AGO DELLA BILANCIA

Il consorzio sistemi sud è la causa della crisi politica in atto al comune di Agropoli. Parliamo di crisi politica perché la crisi amministrativa da tempo è stata sancita dalla incapacità del sindaco e sottolineata a più riprese dal dissenso dei cittadini che di Adamo Coppola non ne possono più, ha sfasciato la città. Ma se la crisi amministrativa non fa scattare la crisi politica a far saltare il banco sono le nomine di un carrozzone dove si stanno spartendo finanche le briciole. Il carrozzone politico legato alle nomine è quindi la causa della crisi. La mancata confera nel CST (premi qua per sapere cos’è il CST) del dottor Donato Antelmo già assessore alle finanze del comune di Agropoli e professionista affermato della città, indicato dal presidente del consiglio comunale Massimo La Porta ha fatto scattare la protesta del gruppo di La Porta.
COSA E’ SUCCESSO
Donato Antelmo era presente da 10 anni come membro del collegio sindacale del cst e l’assemblea dei sindaci non ha rinnovato Antelmo in luogo del quale è stato nominato Ernesto Narbone indicato dal Pd di Agropoli in guerra ormai da tempo con Massimo La Porta come da tempo stiamo scrivendo. Secondo i laportiani tutto sarebbe stato studiato da Franco Alfieri e quindi hanno aperto la crisi politica apripista per un eventuale scioglimento anticipato del consiglio comunale e l’arrivo del commissario prefettizio.
LA CRISI POLITICA
I consiglieri che fanno riferimento a Massimo La Porta e cioè Salvatore Coppola, Bufano, Verrone e Lelè Di Nardo non si sono presentati alla riunione di maggioranza in programma ieri, ,era assente anche La Porta, non c’era nemmeno Di Biasi (PSI) in grande contestazione con il sindaco Adamo Coppola. La nomina di Donato Antelmo sarebbe stata boicottata dal gruppo che fa riferimento a Franco Alfieri nell’ambito della guerra tra le due posizioni ormai nota. L’assenza dei laportiani è un segnale evidente che qualcosa si è rotto. I numeri sono chiari, 5 consiglieri comunali di maggioranza (La Porta, Bufano, Salvatore Coppola, Verrone) definiti laportiani, più i tre della minoranza ( Pesca, Botticchio, Abate) fanno un gruppo di 8 e non basterebbero per sciogliere il consiglio comunale, ce ne vogliono 9, servirebbe il voto di Franco Di Biasi anche lui in grande dissenso, anche lui umiliato dal sindaco a più riprese, anche lui non si è presentato alla riunione di maggioranza.
FRANCO DI BIASI DIVENTA DETERMINANTE
Ma Di Biasi è in rotta di collisione con i laportiani che lo odiano perchè vicino alle posizioni di Franco Alfieri. E’ in mezzo al guado. Dipendono da lui le sorti di Adamo Coppola in questo momento. Di Biasi ha avuto torti enormi dal gruppo dei laportiani, il cine teatro è uno dei più eclatanti ma anche dal sindaco ha ricevuto solo cattiverie. Difficile dire se Di Biasi firmerebbe davanti al notaio per cacciare il sindaco e mettere fine a questa amministrazioni tra le peggiori della storia. D’altra parte il più politico che c’è in consiglio comunale è diventato l’ago della bilancia, un’abilità non comune derivata dalla grande esperienza maturata da Di Biasi. Come si può notare l’amministrazione va in crisi sulle nomine e sulla spartizione e non per il bene della città. Di Biasi cosa farà? Firmerà davanti al notaio per liberare la città da Adamo Coppola? E Alfieri cosa dice? Il sindaco di Capaccio Paestum vuole la caduta di Adamo Coppola? Politicamente non gli conviene, lo ha nominato lui, lo ha indicato all’elettorato e lo salverà fino alla fine tanto è vero che circola la voce che qualche consigliere di minoranza sarebbe pronto ad accettare le indicazioni di Alfieri e non votare la sfiducia. Una situazione molto imbarazzante con la città in continuo decadimento. Se Adamo Coppola sapeva fare il politico non arrivava a tutto questo. Ha rotto con il suo partito il Pd, si è fatto infinocchiare da La Porta che lo ha disorientato e ha accentrato il potere esecutivo bloccando la macchina amministrativa. Peggio non poteva fare. Un buon politico sa fare il sindaco, uno scarso politico fa male tutto perchè poi è un effetto domino,il fallimento di Adamo Coppola è questo. Sergio Vessicchio
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