AGROPOLI, DOPO LA PIAZZETTA DEL CENTRO STORICO GLI AGROPOLESI SI RIAPPROPINO ANCHE DELLA PIAZZA COMUNALE DEL LIDO AZZURRO SULLA QUALE C’E’ IL LIDO OASI

Nella cartina si può notare come la piazza sia stata occupata

Dove sono ora quelli che vogliono fare manifestazioni in piazza, quelli tutti inviperiti per la piazzetta del centro storico recintata da alcuni privati (poi hanno rinunciato), coloro che fanno gli scandalizzati. Giusto quanto è successo al centro storico ma al lido azzurro si è verificato un fatto molto più grave. Dopo la definizione della controversia per la piazza sugli scaloni, è il momento che l’amministrazione si attivi anche per la restituzione alla collettività di un’altra piazza pubblica di Agropoli, piazzetta Kennedy in zona Lido Azzurro, illegittimamente chiusa e recintata dai proprietari del Lido Oasi, la famiglia Di Nardo, dell’attuale consigliere comunale Eleodoro Di Nardo, magari si offra ancora l’avvocato Luigi Acerbo con il suo gratuito patrocinio visto che conosce benissimo, grazie alla sua bravura, tutte le soluzioni possibili e sarebbe di grande aiuto per risalire al giusto ritorno della piazza agli agropolesi. Come è noto il consigliere comunale Lelè Di Nardo fa parte del sistema Massimo La Porta, in molti sostengono perchè il nipote è il funzionario del demanio e quindi appoggiando La Porta potrà avere delle corsie preferenziali. Dopo che la giustizia ha accertato che i Di Nardo si erano appropriati per anni della piazza pubblica, sulla quale hanno messo il lido Oasi fra l’altro con strutture risultate poi abusive, nonostante le diffide di Carlo Scalzone, proprietario del confinante Lido Azzurro, l’Amministrazione comunale, senza alcun avviso pubblico, deliberava di sdemanializzare la piazza comunale e cederla proprio ai Di Nardo, autori degli abusi. Ma nessuno in città si è scandalizzato, ne se rinsellato come hanno fatto giustamente al centro storico. Scalzone presenta ricorso al TAR contro la decisione del Comune e denuncia la vicenda alla Procura della Repubblica, che pone sotto sequestro l’area pubblica e rinvia a giudizio l’Amministrazione, per aver tentato di favorire l’amico imprenditore.

Il TAR nel 2011 conferma l’illegittimità della delibera del Consiglio comunale che sdemanializzava e vendeva al privato Lido Oasi la piazza pubblica, e ordina la demolizione delle opere abusive realizzate sull’area pubblica. La decisione del Tar, appellata dai Di Nardo, viene confermata dal Consiglio di Stato nel 2017. Ebbene dal 2011, dopo le Sentenze del TAR Salerno e del Consiglio di Stato, ancora a tutt’oggi, la piazza comunale è comunque rimasta nella esclusiva disponibilità dei proprietari del Lido Oasi e l’Amministrazione non ha fatto assolutamente nulla per rientrare in possesso dell’area pubblica, illecitamente detenuta dalla famiglia Di Nardo, e renderla disponibile per l’intera collettività agropolese. I soliti bene informati dicono di far riferimento al fatto che dal 2017, il titolare del Lido Oasi Eleodoro Di Nardo, è diventato consigliere comunale di maggioranza. I manifestanti del centro storico ora prendano atto anche di questa situazione, giusto per onor di verità. A rischiare la denuncia alla Procura della Repubblica per omissione di atti d’ufficio potrebbe essere il funzionario nipote di Massimo La Porta al quale i cittadini rivolgono l’invito ad attivarsi immediatamente con opportuni provvedimenti nell’interesse della cosa pubblica. Sergio Vessicchio

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