AGROPOLI, GORGA L’ENNESIMO ABORTO DI FRANCO ALFIERI ORA DIMISSIONI PROGRAMMATE ALLA CILENTO SERVIZI

Per essere credibili le dimissioni dovevano essere contestuali a quelle dei tre assessori del Pd dalla giunta Coppola quando il sistema decise di decapitare l’ex sindaco o quanto meno quando il Pd decise la sfiducia allo stesso Coppola e invece c’erano da gestire le elezioni e le dimissioni non arrivarono. Questo è un sistema caro a Corleone e Casale dei Principi. Nulla di personale, Mimmetto Gorga è un ragazzo serio ma in politica sta dando il peggio di se. C’è una coincidenza però. Leggete quello che scrive sui social per annunciare le sue dimissioni:
“È con la stessa tranquillità con cui ho difeso la mia dignità, la mia moralità, la mia correttezza, la mia reputazione e quella dell’Agropoli Cilento Servizi da chi, nei mesi passati, ha tentato di far passare me e l’Azienda come il male assoluto per la Città, come i “capri espiatori” di suoi stessi atteggiamenti contraddittori e fallimentari, che questa mattina ho provveduto a rassegnare nelle mani del Sindaco le dimissioni da Presidente del cda dell’Agropoli Cilento Servizi. Non l’ho fatto il giorno dopo la proclamazione degli eletti solo perché avevo a cuore di programmare ed avviare le attività ed i servizi che dovranno permettere all’Azienda, ed alla Città di Agropoli, di affrontare gli impegni estivi con la necessaria tranquillità, ma ho ritenuto doveroso lasciare al Sindaco ampia facoltà di scelta. In primis per una questione di rispetto e poi per il mio personale senso etico e morale. Ho poco da rimproverarmi, ha avuto la fortuna di avere con me dei collaboratori, dei lavoratori e degli operai fantastici.” Un vera e propria porcata fatta passare per sacrificio e senso di appartenenza secondo i criteri demoniaci e diabolici di arrivismo individuale che nel sistema di potere che c’è ad Agropoli sono in primo piano. Si parlava di coincidenze e di bravo ragazzo. Certo Mimmo Gorga è un professionista serio, un bravo ragazzo, un istruttore di tennis affidabile e preparatissimo ma da quando è diventato amante prima e compagno poi della regina delle pettegole nel municipio di Agropoli Rosa Gallo(sempre con affetto) si è incattivito, ha perso aplomb ed è diventato rabbioso come appunto si nota in questo post sui social.
E’ diventato succube della pepa (come dice Umberto Anaclerico) e si è fatto circuire. Gli antichi dicevano: ” Tira più un pelo di f… di una carretta di buoi” Questa è la fatale coincidenza che ha cambiato il percorso di Mimmo Gorga il quale da risorsa è diventato aborto politico di Franco Alfieri, l’ennesimo purtroppo, se si considera che il sindaco di Capaccio Paestum è riuscito ad essere un sindaco straordinario di Agropoli ma un pessimo talent scout tanto è vero che i suoi aborti politici ne hanno scelleratamente provocato gli inaccettabili e immeritati fischi in piazza e Mimmo Gorga è uno di questi perché non ha dato forza e potere al ruolo che gli aveva assegnato Alfieri ma ha trasformato la sua attività in servo sciocco del leader dell’Unione dei comuni facendo la fine delle cosidette “botte a muro” senza potersi candidare e vedendosi incapsulare la sua posizione in una gabbia chiamata sistema. Ora arrivano queste dimissioni farlocche frutto di una spartizione o forse passaggio obbligato per far finta che faccia gialla(il sindaco ndr) possa essere autonomo in qualche scelta e rinominarlo facendo capire che non si tratta dello spaventa passeri annunciato dai rivali in campagna elettorale. Potrebbe essere la mossa per posizionarci l’ex vice presidente Santangelo al centro di un vero e proprio caso sui brogli elettorali e probabile ineleggibile, e per non portare in consiglio comunale la sua posizione mettono tutto a tacere, ma è solo una ipotesi, o devono pagare qualche cambiale politica. Quindi Gorga ha dovuto dare le dimissioni per militarizzazione del sistema non certo per scelta propria perché come è noto è uno pronto ad “arraffare” tutto e le poltrone gli piacciono. Una situazione ormai chiara e la loro presunta innocenza politica non la danno bere a nessuno ne tantomeno alla gente che ormai ha cominciato a prendere le distanze e a schifarli e loro lo sanno ma fanno finta di non saperlo. Il voto di giugno è una spallata al sistema che ora barcolla,”tocola” e prima o poi questo dente marcio la città lo scoperà via. E a Gorga e ai suoi “soc i”in affari nell'”associazione” politica e amministrativa diciamo: Sergio sarà pure pazzo come andate dicendo non avendo argomenti per difendervi, ma vi spiattella in faccia quella verità che non vi piace sentirvi dire e che voi declinate come “Pazzia di Sergio”. Gli antichi dicevano: ” I pazzi dicono la verità” quindi siete così tanto scarsi da non capire nemmeno che definendoci pazzi ammettete le vostre porcate e le vostre attività delinquenziali. Ricordate i pazzi dicono la verità. Ricordatelo. Sergio Vessicchio
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