7 Febbraio 2025

AGROPOLI, IL BABA’ NATALE SOTTO TIRO PERMESSI INCOMPLETI? INTERVENGA LA PROCURA

Il babà natale è ricco, pieno di crema e con il liquore. Chi pensa che si tratta solo della casetta all’interno del castello dove i sogni dei bambini vengono disillusi a fior di quattrini si sbaglia. Il sindaco e la giunta in maniera maldestra e arbitraria hanno concesso il suolo pubblico dell’intero centro storico. Proprio oggi al comando dei vigili urbani è stato autorizzato il suolo pubblico per le casette in legno sparse per tutto il centro storico. Non si conosce al momento il numero e non si sa in queste casette cosa avviene di preciso. Chiediamo alla pubblica amministrazione ed eventualmente al comando dei vigili urbani se queste casette sono regolarmente autorizzate attraverso il pagamento del suolo pubblico. Se la cooperativa paga, come previsto dal regolamento comunale o avrà delle agevolazioni soprattutto se in quelle casette ci saranno attività di vendita anche di sostanze alimentari. In tal senso il dipartimento di prevenzione dell’ASL ha espresso o no parere favorevole sul ciclo produttivo e sulla conservazione degli alimenti e bevande?

SI CHIEDE L’INTERVENTO DELL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA PER IL CONFLITTO DICOMPETENZE  DEL CAPITANO RINALDI IMPOSSIBILITATO A INTERVENIRE

Si fa leva in questo caso sui carabinieri della compagna di Agropoli guidati dalla comandante Fabiola Garello, sul  comandante di stazione dottor luogotenente  Carmine Perillo, sulla  guardia di finanza e sugli ispettori della ASL per verificare se tutti i permessi sono regolari e al posto giusto. Il comandante Antonio Rinaldi  non può intervenire essendo funzionario e responsabile dell’ufficio commercio per cui si genera un chiaro ed evidente conflitto di competenza perchè il controllato non può essere  lo stesso controllore. Le forze dell’ordine   sono chiamate a verificare se la coperativa OUPS ha effettuato l’istruttoria in maniera corretta. Ci si chiede al momento della concessione, oggi data dal comando dei vigili urbani, sono arrivati tutti i pareri? 

LO STATO SOCIALE DELLA COOPERATIVA OUPS

Per ben 87 giorni il comune concede il suolo pubblico alla cooperativa OUPS ma ci si chiede se i pareri ci sono tutti e a questo punto sarebbero le forze dell’ordine a chiarire tale vicenda e le forze di opposizione a controllare se questo è avvenuto. Ci si chiede nella ragione sociale di tale cooperativa ci sono tutte le carte in regola per la mano d’opera? Ci sono persone assunte regolarmente per espletare i lavori? Le carte sono in regola per considerare la forza lavoro in questi 87 giorni? Le forze dell’ordine hanno l’obbligo di verificare tutto questo e magari dare uno sguardo anche al maxi babà, la maxi truffa dello scorso anno dove c’è evidente il danno erariale degli amministratori dell’epoca e far rendere pubblico il rendiconto di quanto si è incassato lo scorso anno, se era tutto a posto e se c’erano o meno reali incongruenze. 

LA MANIFESTAZIONE DOVREBBE ESSERE ORGANIZZATA DALL’AMMINISTRAZIONE

Non si spiega, o forse si, perchè l’amministrazione demanda ad una cooperativa, senza gara d’appalto (è obbligatoria per il giro e il flusso di danaro), sempre la stessa, la costruzione di tale avvenimento. La risposta è chiara ed evidente. Se organizza il municipio si traccia tutto, i conti devo essere a posto e tutto viene verbalizzato e acquisito al patrimonio del bilancio comunale e in questo caso l’economia dell’ente avrebbe un introito non indifferente sulla somma che va dai 450mila ai 500mila euro. Facendo veicolare il flusso di danaro sulla cooperativa OUPS e sulla pro loco la distrazione di fondi è facile e visto che non fanno recondicontare niente e la eventuale spartizione di soldi è scevra da condizionamenti e non viene acquisita al bilancio comunale ma ai bilanci farlocchi e spesso inesistenti della pro loco e della cooperativa, in questo caso OUPS. Ora bisognerà vedere chi è o chi sono i soci occulti della pro loco e della OUPS capaci di far ottenere facili permessi, di chiudere occhi su attività ritenute illecite e di conseguenza partecipare alla spartizione dei ricchi incasse proventi del babà natale. Su questo dovrebbe indagare la procura della repubblica carabinieri e guardia di finanza. In città si fanno molti nomi  di chi potrebbe essere il socio o i soci occulti ma nessuno di questi nomi è al momento ufficialmente  riconducibile alla cooperativa ne alla pro loco, andrebbe dimostrato con il tracciamento dei soldi come amava dire il mitico giudice Falcone. I nomi più frequenti che circolano sono: Il sindaco Mutalipassi, l’assessore Di Filippo, Paola Mangone, Giuseppe Capozzolo, il consigliere Franco Crispino, Mimmo Gorga. A noi questi nomi, tra i quali potrebbe celarsi il socio o i soci occulti degli organizzatori del babà natale,  non risultano,  non ne abbiamo contezza altrimenti l’avremmo scritto e detto ma se c’è qualcuno che sa vada in procura anche se per verificare se c’è o meno un socio occulto per il grande illecito del centro storico, basta andare a verificare il tracciamento dei super incassi dello scorso anno e risalire a chi ha intascato i soldi proventi dell’attività all’interno del castello dello scorso anno e che si sta per replicare anche quest’anno, E senza dignità e senza vergogna quest’anno il sindaco Mutalipassi ha presentato in giunta il progetto, alla vergogna non c’è mai fine. Perchè proprio il sindaco e non l’assessore agli eventi e al turismo? E perchè Di Filippo assessore al patrimonio non si è presentato in giunta quando si è discusso mentre è andato a farsi fotografare insieme a tutti sul castello? Noi possiamo scrivere e denunciare giornalisticamente, le opposizioni dovrebbero, anzi devono, andare in procura, le forze dell’ordine hanno il dovere di verificare se ci sono, come ci sono, reati chiari ed inequivocabili. Il consiglio comunale tutto non può girarsi dall’altro lato davanti ad un evidenza chara. E’ tutto illegale e chi non denuncia è coplice. Sergio Vessicchio

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