AGROPOLI, IL LATITANTE DI LUSSO DA DUBAI SFOTTE LA GUARDIA DI FINANZA E SI PRENDE GIOCO DELLA PROCURA
La sua vita un misto di sregolatezze e affari andati a puttane altre situazioni gli hanno valso ricchezza e benessere. Fa la vittima, si permette di dare giudizi su tutto e su tutti, è un soggetto molto pericoloso. Concordio Malandrino è carta nota, conosciuta. Il suo è un auto riciclaggio avvenuto sulle spalle di altri e con affari sporchi, molto sporchi. Ora è a Dubai negli Emirati Arabi da dove guarda tutti attraverso il suo “grande fratello”. Un autoesilio per sfuggire alla cattura di una indagine della guardia di finanza. Una maxi operazione dei finanzieri cilentani figura come presunto dominus del sistema, il noto truffaldino Concordio Malandrino, già coinvolto in altre indagini penali per svariati reati di natura fiscale, tra cui quella inerente la gestione del locale dei vip Umamì sito nel porto turistico di Agropoli: al momento del blitz, non fu possibile notificare il provvedimento di carcerazione a suo carico in quanto residente all’estero, nella fattispecie a Dubai. Stiamo parlando dell’indagine che ha disposto il sequestro preventivo di circa 57 milioni di euro, corrispondenti all’illecito profitto. L’accusa è di aver messo in piedi un’associazione per delinquere finalizzata all’emissione di fatture false, indebita compensazione di crediti d’imposta e autoriciclaggio, avvalendosi di una cospicua rete di procacciatori. Con l’ausilio di delegati sindacali, inoltre, venivano redatti falsi contratti collettivi aziendali, utilizzando marche da bollo contraffatte, in modo da attestare artificiosamente i costi sostenuti dalle imprese.
Dubai dove Concordio Maladrino fa la bella vita
I provvedimenti adottati dall’autorità giudiziaria sono basati su imputazioni provvisorie che dovranno comunque trovare riscontro negli eventuali gradi di giudizio: pertanto, per tutti gli indagati vige la presunzione d’innocenza fino a sentenza penale definitiva e irrevocabile. Lui è sfuggito alla cattura perchè indagato era stato posto agli arresti , si è rifugiato a Dubai da dove fa la vita del latitante di lusso sfottendo la guardia di finanza con epiteti irripetibili sui social e provocando la procura della repubblica perchè mostra foto e video della sua bella vita nel paese dei balocchi dove si reca da Lucignolo e si trasforma in un pinocchio. Condizione quella del burattino di Collodi che lo ha sempre affascinato perchè con il suo essere un pinocchio ha truffato, preso in giro e raggirato ovunque. Il suo curriculum è ricco di queste bravate. Quando finirà se finirà la sua latitanza? E’ difficile saperlo, gli avvocati non si sa cosa gli avranno consigliato o cosa c’è nella sua mente perversa di pericoloso latitante la cui costante reiterazioni di illiceità è una cosa che non va sottovalutata. E’ evidente che deve cadere anche il muro di omertà che circonda la sua persona. Bisogna cominciare a parlarne di questa persona che senza nessuno scrupolo mette nei guai presunti innocenti e gente in buona fede. E’ questa la cosa più inqualificabile del soggetto. Sergio Vessicchio
AGROPOLI, UMAMI AL VAGLIO DEL RIESAME MA ORA CONCORDIO MALANDRINO HA IL DOVERE DI CHIARIRE