AGROPOLI, IL “SANTO” IN PARADISO PER MUTALIPASSI E GLI ABUSIVI
Il broglio continua, anzi i brogli continuano. Predichiamo in un deserto di disonestà, di marciume, di schifezze. Il Consiglio di Stato ha accettato la sospensiva richiesta dal sindaco abusivo faccia gialla Mutalipassi, avrebbe dovuto dimettersi per dignità questo uomo senza scrupoli per i brogli elettorali emersi , e ha fissato l’udienza al 19 dicembre per entrare nel merito dei ricorsi del comune avverso la decisione del Tar di far fare nuovamente le elezioni in 4 sezione(7,14,16,21) e della minooranza per l’incidentale. Quindi il 19 o dento o fuori per tutti. Se il consiglio di Stato confermerà il tar si va a votare e gli abusivi Mutgalipassi e i suoi sostenitori devono lasciare ad horas il municipio non ci saranno più appelli se non la ripetizione del voto. Se il consiglio di Stato ribalterà la sentenza del tar Mutalipassi e i suoi abusivi rimarranno per altri 4 anni a fare danni nel municipio.
IL SANTO IN PARADISO
Qualche tempo fa in un video(borsino) avevamo parlato di una presenza particolare nella seconda sezione del Consiglio di Stato un giudice amico proprio dei DeLuchiani (Alfier & co.) il quale opera proprio al Consiglio di Stato ed è presidente della seconda sezione penale, Paolo Cirillo di Perito.
Guardacaso è proprio al seconda sezione anche se nella circostanza è Oberdan il presidente della seduta, a legiferare sul caso Agropoli. Sarà una coincidenza ma proprio quello che avevamo preannunciato si è verificato. Gianpiero Paolo CIRILLO, Presidente di sezione del Consiglio di Stato. è nato a Perito (SA) il 19 giugno 1954 ed è residente a Roma. Ora non abbiamo nessuna certezza che questo giudice possa essere intervenuto, ma se ne avevamo la paura un anno fa e neanche a farlo apposta un anno dopo circa si è verificato quello che non auspicavamo ma che immaginavamo c’è da stare poco tranquilli anche nell’eventuale sentenza del 19 dicembre quando sembra scontato un lascia passare per il ritorno alle urne da parte del consiglio di Stato come deciso dal tar. A questo punto tutto può accadere e un’amministrazione ritenuta illegale e illecita da parte del vice prefetto Amantea, dal Tar è grave che sia tenuta ancora in carica dal consiglio di Stato o quanto meno è strano, a questo vuole dire che c’è del marcio e che qualche intervento politico di pressione ci sarà stato. La presenza del giudice Paolo Cirillo che ufficialmente non risulta da nessuna parte nel caso Agropoli non sappiamo se davvero sia stata influente nella decisione attuale, non lo possiamo dire con certezza, no ne abbiamo le prove ma in piazza ad Agropoli a proposito di questo dicevano che a pensar male non si sbaglia.Questa cosa puzza e non poco. Un amministrazione abusiva, eletta con il sistema di gomorra, con irregolarità evidenti con brogli riconosciuti dalla prefettura e dal tar è ancora in carica, lo può essere solo in uno Stato dove è stato calpestato il diritto. Sergio Vessicchio
L’ORDINANZA DEL CONSIGLIO DI STATO
REPUBBLICA ITALIANA Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Seconda) ha pronunciato la presente
ORDINANZA
sul ricorso numero di registro generale 8499 del 2023, proposto dal dott. Roberto Antonio Mutalipassi, rappresentato e difeso dall’avv. Lorenzo Lentini, con domicilio digitale presso il medesimo in assenza di elezione di domicilio fisico in Roma;
contro
avv. Raffaele Pesce, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonio Scuderi e Elio Cuoco, con domicilio digitale presso i medesimi in assenza di elezione di domicilio fisico in Roma;
Comune di Agropoli, Arturo Farese, Maria Giovanna D’Arienzo, Rosario Bruno, Francesco Crispino, Michele Pizza, Maurizio Abagnala, Rosa Lampasona, Emidio Cianciola, Gennaro Russo, Pietro Paolo Marciano, Mario Pesca, Franco Di Biasi, Nicola Comite, Giancarlo Santangelo, Giuseppe Cammarota, Roberto Apicella, Giuseppe Di Filippo, Gerardo Santosuosso, non costituiti in giudizio;
per la riforma
del dispositivo di sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la
N. 08499/2023 REG.RIC.
Campania, sezione staccata di Salerno, sezione prima, del 26 ottobre 2023, n. 2406, reso tra le parti;
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visto l’atto di costituzione in giudizio del sig. Raffaele Pesce;
Vista la domanda di sospensione dell’esecutività del dispositivo di sentenza del Tribunale amministrativo regionale, presentata in via incidentale dalla parte appellante;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 14 novembre 2023 il cons. Francesco Guarracino e uditi per le parti gli avvocati Lorenzo Lentini, Elio Cuoco e Antonio Scuderi;
Ritenuta la necessità di preservare integra la res controversa nelle more della definizione della causa nel merito, data l’irreversibilità degli effetti solutori che la gravata sentenza – appellata con separato ricorso, deciso in sede cautelare nella medesima udienza – sarebbe destinata a produrre sugli organi eletti;
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Seconda) accoglie l’istanza
cautelare e, per l’effetto, sospende l’esecutività del dispositivo impugnato. Compensa tra le parti le spese della presente fase cautelare.
Fissa per la discussione l’udienza pubblica del 19 dicembre 2023.
La presente ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione ed è depositata presso la segreteria della Sezione che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 14 novembre 2023 con l’intervento dei magistrati:
Oberdan Forlenza, Presidente
Francesco Guarracino, Consigliere, Estensore Carmelina Addesso, Consigliere
N. 08499/2023 REG.RIC.
Alessandro Enrico Basilico, Consigliere Francesco Cocomile, Consigliere
L’ESTENSORE IL PRESIDENTE Francesco Guarracino Oberdan Forlenza
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