25 Gennaio 2025

AGROPOLI IL TRIONFO DI GASPARRO, AL CINE TEATRO PERDONO GLI ASSENTI IN SALA PRIMO FACCIA A FACCIA MUTALIPASSI -COPPOLA

Se per “Lui è mio padre” girato interamente ad Agropoli prevale il sentimento e la suggestione per le straordinarie immagini della capitale del Cilento e il tema ambientale tocca le corde di una proposta cinematorgrafica intelligente e propositiva “Stessi Battiti” è l’elevazioni di più messaggi che Roberto Gasparro lancia , come sempre, nei suoi film. Dal concetto di famiglia a quello di squadra passando per il perdono, l’interpretazione perfetta di attori professionisti insieme a giovanissimi alle prime armi come i tre protagnisti principali. Lo sport c’è ancora e in maniera principale nel lavoro di Gasparro come in quasi tutti i suoi film. Il ciclismo è il protagonista questa volta, questo sport epico e di sacrificio tra i più belli, forse il più bello. Sullo sfondo il ruolo principale della donna, madre e sostegno di un ciclista in erba foriero di un messaggio di onestà come il ciclismo in genere sa dare. Le debolezze di un uomo, il padre del ragazzo protagonista principale, fallito per la disonestà di un contabile bastardo e preso di mira dallo stesso per scopi persnali e di cattiveria pura. La bontà di una famiglia di imprenditori del nord con un cuore grande. la presenza di un campione come Chiappucci. C’è tutto in questo film bellissimo, le sceneggiature,,i testi, i momenti e la bellezza dei giovani protagonisti con l’esaltazione dell’amore che emerge nel finale del film, il contesto, anche se lascia in sospeso alcuni temi forse, dice qualcuno, perchè ci sarà una continuazione anche se chi conosce Gasparro sa bene che lui esalta il film secco e non le serie. In sala ieri sera c’erano Gianni Parisi, Umberto Analcerico e  Vittoria Chiolero emozionati e contenti, applauditissimi anche se l’applauso scrosciante era tutto per il regista agrpolese Roberto Gasparro ancora una volta bravo, bravo, bravo, oggi tra i migliori in Italia . A far emozionare è il protagonista del film l’attore giovanissimo Riccardo Fiorio, in sala non era presente, bello, mimico, di classe, azzeccatissimo per la parte che ha interpretato da attore professionista navigato. Commoventi le sue reazioni nelle scene, Gasparro ha indovinato tutto scegliendo questo giovane attore, immenso. Fa tenerezza nella sua grandezza perchè è pulito, candido e puro. Vittoria Chiolero la co – protagonista, poi, esalta il film con una interpetazione magistrale e straordinariamente bella anche lei, disponibile nel post visione con chi si complimentava con lei. Ma bisogna vederlo qesto film per rendersi conto della grandezza di una proposta ancora una volta vincente di Roberto Gasparro il regista agropolese che sceglie Agropoli per le sue ispirazioni, e che ispirazioni, sempre temi importanti, mai banali e ricchi di sentimento. A noi Gasparro piace, abbiamo visto tutti i suoi lavori e il crescendo con il quale migliora le sue iniziative cinematografiche ci fanno capire la sua bravura e sono foriere di un successo futuro certo.

Roberto Gasparro riceve premi ovunque per i suoi lavori. Ieri sera però c’era un grande assente, il pubblico, il vero sconfitto, se Agropoli non risponde alla sensibilità di un regista così importante vuol dire che ha toccato il fondo. In sala però c’erano i sindaci di Gasparro, Adamo Coppola che ha sostenuto Gasparro in “Lui è mio padre” con sostegni morali, finanziamenti e aiuti di ogni genere, e c’era l’attuale sindaco Roberto Mutalipassi rimasto esterefatto dalla bravura di Gasparro con il quale a più riprese si è complimentato, dalla bellezza del film e dal talento appunto del regista agropolese. I due, Coppola e Mutalipassi, erano seduti nella stessa fila e per la prima volta si sono incrociati dopo lo strappo che ha portato all’alternanza sullo scranno più alto della città. Parole di grande elogio anche da parte del consigliere provinciale Luca Cerretano presente al cine teatro eduardo Di Filippo. Un film bello, immensamente bello, infinitamente bello, da vedere e rivedere per questo motivo si spera che nei prossimi giorni venga riproiettato magari in piazza o in un posto per renderlo ancora più emozionante anche se lo si può vedere ovunque l’emozione è sempre grande come per noi che lo abbiamo visto il 3 gennaio appena finito in una stanza con 3 persone e già da quel momento ha cominciato ad emozionarci. Bravo Gasaprro, dieci , cento, mille, un milione di volte bravo. Sergio Vessicchio In basso i video della serata

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