AGROPOLI, LA CAPITANERIA VINCE IL BRACCIO DI FERRO CON IL COMUNE,SI RIPRENDE LE COMPETENZE AL PORTO E LE TOGLIE ALLA PIOVRA


Se sono solo rumors lo sapremo a breve, sta di fatto che gli uomini della capitaneria di porto di Agropoli già presidiano l’area portuale che va dalla caserma fino in fondo. Dopo le nostre battaglie forse qualcosa sta cambiando. Da tempo auspichiamo che il porto ritorni nelle mani della capitaneria di porto, da quando le competenze sono del comune il porto di Agropoli è diventato uno schifo. Hanno trasformato l’area portuale in un lungomare e la notte si è visto di tutto e di più. Dallo spaccio ai furti, alle corse di auto e moto. Altro che lungomare, era diventato una discarica di rifiuti umani, di gente he lo ha sedotto e umiliato. Il porto, la speranza economica di Agropoli è diventato un losco giro di affari tra municipo che ci fa interessi in maniera selvaggia, spacciatori che vendono la droga e ragazzi che si fanno tutte le sostanze stupefacenti possibili. Poi le corse automobilistiche, quelle con le moto e la città privata anche di una passeggiata. Una vergogna totale specchio fedele dell’attuale amministrazione guidata dal sindaco e dalla sua banda di affaristi i quali della città e quindi del posto se ne sbattono perchè intenti a fare business. E non parliamo delle alghe, una vergogna mondiale.
Questo degrado si è avuto dopo che il comune aveva avuto la competenza, sbarre ad capocchiam, nessun controllo e soprattutto abbandono totale. E gli uomini della capitaneria impossibilitati ad intervenire perchè le competenze le teneva il municipio. Ora, sembra, che qualcosa stia cambiando, dopo un braccio di ferro durato circa nove mesi il nuovo comandante Valerio Di Valerio pare sia riuscito a strappare le competenze al comune, ma è solo una voce di corridoio che noi speriamo sia vera.
E con le competenze alla capitaneria in primis non ci dovrebbero essere le corse di auto e moto, il porto dovrebbe essere più militarizzato. Dovrebbe scomparire il vergognoso parcheggio a pagamento che è un degrado assoluto, una vergogna di cui i politici della città si sono macchiati e si spera possano scomparire anche i permessi per chi ha il posto barca, un’altra vergogna. Chi prende il posto ai pontili non prende anche il posto auto, le “macchine” vanno parcheggiate fuori dal porto dalla zona di trentova dove ci sono parcheggi ampissimi.

Il porto deve rimanere libero, scevro da un mercato selvaggio diventato insopportabile, usurpato ai cittadini di Agropoli e gestito secondo le più vergognose regole del clientelismo. Riuscirà la capitaneria di porto a riportare ordine nell’area? Riusciranno gli uomini del comandante Di Valerio a riportare la legalità sull’area portuale? Riuscirà il comandante a sensibilizzare le istituzioni sulla vicenda delle alghe facendo presente il danno ambientale ed economico che stanno dando alla città, al turismo, agli imprenditori? Riuscirà l’attuale establishment della capitaneria a riportare il porto come era negli anni 90 quando la capitaneria lo aveva fatto diventare un gioiello invidiato da tutti? E’ questa la scommessa dell’attuale capitano il quale, sembra, essere animato da motivazioni importanti e da sentimenti propositivi. ma è anche l’ultima possibilità che ha il porto agropolese per tentare di decollare e riportare in città quell’economia che i padri agropolesi avevano immaginato agli inizi degli anni settanta quando fu violentato uno degli anfratti più belli della costa cilentana per costruirlo, basta vedere le foto. Quel sacrificio va sostenuto e premiato, chi amministra la città deve sapere la storia ma ci rendiamo conto che l’attuale politica locale se ne sbatte perchè questi non amministrano ma gestiscono il potere. Il porto fu costruito in danno ad un luogo strepitoso, fu un’opera che doveva portare ricchezza non degrado. La capitaneria di porto ha il dovere morale di riportarlo ai fasti di un tempo, di ristabilire la legalità e di restituirlo alla città senza lo schifo che negli ultimi anni si visto e che noi abbiamo puntualmente denunciato. Saremo attenti e vigili ma ora sicuramente più tranquilli perchè la capitaneria di porto alzerà il livello dell’area portuale, lo riporterà al suo ruolo naturale, toglierà la clientela e spazzerà via lo schifo che c’è. Ne siamo certi altrimenti la città deve alzare bandiera bianca e subire gli intrecci camorra-politica, micro e macro delinquenza, clientelismo e illegalità con lo Stato incapace di riprendersi l’area ormai nelle mani della piovra di piazza della repubblica. La capitaneria di porto rimane l’ultima spiaggia per una città ormai rassegnata ad aver perso il porto. Sergio Vessicchio



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