AGROPOLI, LA COMMISSIONE ANTIMAFIA HA INVIATO BICCHIELLI IN CITTA’ NEL MIRINO IL SISTEMA
A chi gongolava nel palazzo di citta’, sperando che della vicenda antiquarium non si dovesse piu’ parlare, deve ricredersi! Ieri mattina ad Agropoli e’ stata meta del parlamentare salernitano on.le Bicchielli che unitamente al consigliere comunale avv. Raffaele Pesce si sono portati in via Pisacane presso l’edificio comunale che ospita i reperti archeologici. Ovviamente l’edificio resta ancora chiuso senza che sia data possibilita’ al consigliere comunale ed al parlamentare di poter visionare i locali dell’ antiquarium dall’interno! La vicenda pero’ non si placa, in quanto, grazie al parlamentare salernitano, il casus belli giunge in parlamento. La cosa interessante e’ il ruolo dell’ on.le Bicchielli che siede nella commissione parlamentare anti mafia! Pare che il parlamentare, oltre al suo personale impegno, sia l’ariete inviato da Roma per aprire il vaso di Pandora e far emergere tutte le nefandezze amministrative e di sistema che tiene sotto scacco la citta’. L’interrogazione parlamentare determinera’ accertamenti, inchieste ed emergeranno verita’ scomode per chi sapeva ed ha taciuto e per il o i responsabili del furto d’arte! Chissa’ che la vicenda “antiquarium” non dia la stura ad una sperata ed attesa iniziativa da parte del Prefetto di Salerno con la nomina di una commissione di esperti che possa indagare sulla gestione della cosa pubblica e rilevare che gli organi istituzionali comunali sono ostaggio di gruppi di pressione esterni di natura politica e non politica ma che influenzano l’intera agenda politica amministrativa.
L’onorevole Bicchielli e Raffaele Pesce davanti all’antiqurium
Intanto, ci si aspetta che da palazzo di citta’ o dai consiglieri comunali di opposizione parta la segnalazione alla sezione regione della Corte dei Conti affinche’ si avvii un procedimento di responsabilita’ a carico degli amministratori e dei funzionari che avrebbero dovuto tutelare il patrimonio archeologico trafugato e causato danno erariale all’ immagine e al patrimonio del Comune di Agropoli . L’ amministrazione si e’ trincerata in un ingiustificato silenzio che prelude ad ipotesi di responsabilita’. La procura ha iscritto il sindaco Mutalipassi e l’assessore al patrimonio Di Filippo nel registro degli indagati. La citta’ aspetta la verita’ e intanto sembra che stia per nascere un Comitato civico “Agropoli Citta’ Libera” con il solo fine di porsi come forza immanente sulla citta’ a presidio della verita’ e tutela dell’interesse pubblico. Sergio Vessicchio
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