AGROPOLI, L’ASSESSORE APICELLA NON ATTINGE ALLA MENNELLA DI BABBO NATALE NON C’E’ NELLO SPARTITORIO
DALLA SUGESTIONE DEL CASTELLO INCANTATO ALLA SAGRA PAESANA IL PASSO E’ STATO BREVE HANNO GETTATO LA MASCHERA
Dal castello incantanto ad incantatore di serpenti tutti scivolosi e scivolanti, il teatrante truffaldino fallito senza ne arte e ne parte ha messo a busta paga politicanti allo sbarglio, sindaci accondiscententi, funzionari compiacenti, fannulloni alla ricerca di euro. Dietro il babà natale c’è un giro vizioso di spartizione che fa schifo. Il giro è di 500.000 euro circa e rappresenta un bel gruzzoletto per chi mette su questa truffa legalizzata dal municipio di Agropoli basti pensare che il comandante dei vigili urbani ne ha preso le distanze e solo per questo motivo opposizione e procura avrebero dovuto interessarsi a questa vicenda. Il vocio in città è ben noto, il babbà è con la crema. E il fatto che si tratta di una situazione anomala e che lo hanno trasformato da castello incantanto , dal borgo di babbo natale in una sagra paesana altro che vero babbo natale, s’inforna e si arroste, giusto così. Funziona perhè la gente ci va, la città è svuotata dalla sagra, dei commercianti chi se ne fotte al centro bastano e avanzano i bangladesi, la movida l’hanno distrutta forse perchè non c’erano tornaconti personali. Alla gente le sagre piacciono, tutta la suggestione e la fuffa buttata negli occhi dell’opinione pubblica negli anni passati quando illudevano bambini e anziani sulla veridicità di babbo natale e su questo hanno fatto salire i propri conti in banca senza portare un minimo vantaggio alla città.
Le minacce di andarlo a fare altrove sono svanite perchè lo hanno offerto ovunque ma li hanno cacciati, hanno capito che si trattava di un bluff per i posti dove si andravano ad offrire ma un guadagno per i fannulloni imbarazzanti incapaci di presentare bilanci attentamente vagliati. Quindi con il castello chiuso parzialmente dove fare la sagra del pesce? Nel parco pubblico grazie ad un vergognoso escamotage del palazzo. Un “okkupazione” totale. Se non si tratta del borgo incantato, non si tratta più del vero babbo natale, non si parla più del castello magico è caduta anche la tematica perchè il sindaco e l’assessore Di Filippo(il vero manovratore) hanno detto si alla sagra del pesce nel parco pubblico dove è venuta totalmente meno anche la narrativa goliardica natalizia della casa di babbo natale che poi era il castello nel centro storico della città. La risposta è facile e la potete intuire. C’è però un assente di rilievo in questo mangia mangia, l’assessore Apicella, lui non rientra nella spartenza, non attinge alla mennella di babbo natale ed è tenuto alla porta dagli incantatori di bambini e anziani. In sostanza è anche un modo per prendere le distanze da questa buffonata della sagra lui che di sagre ne capisce e per far capire alla città che in fondo è una persona onesta i disonesti sono chi da anni nei castelli trasformati in case di danaro o di parchi pubblici camuffati da teatro dei sogni dove però si fa concorrenza a Perito, Rutino e Cannalonga, si esercita il più antico dei mestieri quello della prostituzione intellettuale, altro che babbo natale e la slitta dei sogni. Sergio Vessicchio
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