AGROPOLI, MALANDRINO ATTACCA I SINDACI DEL CILENTO DIETRO LA MADONNA DI COSTANTINOPOLI: “LA SOLITA SFILATA ASSESSORI CON LA FASCIA UN ABUSO”
PER MALANDRINO GLI ASSESSORI NON POSSONO INDOSSARE LA FASCIA TRICOLORE
Malandrino all’attacco dell’unione dei comuni. Dopo aver protocollato la richiesta di uscirne di Agropoli(clicca qua) l’esponente di Forza Italia parte in quarta contro la passerella dietro la Madonna di Costantinopoli. Questo il suo comunicato:
LA SOLITA SFILATA …………….
Ieri pomeriggio, come rappresentante istituzionale, avrei, volentieri , voluto partecipare alla processione in onore della nostra Madonna di Costantinopoli.
Però , a malincuore , dopo aver appurato che per l’ennesima volta si ripeteva quell’anomalo rito, a mio avviso, irrispettoso e fuori luogo, diventato ormai consuetudine, della “PARATE DELLE FASCE” ho, mio malgrado e con sofferenza, rinunciato, pur facendo a distanza le mie religiose preghiere alla Beata.
Noto, dai vari servizi fotografici istituzionali, che mancava QUALCUNO di importante tra le fasce, pur facendo indossare, magari per delega, la stessa ad una validissima assessore in rappresentanza politica dell’Ente.
Peraltro, solo a titolo informativo, ricordo a me stesso ed ai più attenti che, per mera applicazione delle regole, esiste una precisa normativa in materia, dettata dal MINISTERO DELL’INTERNO sull’uso della Fascia tricolore .
Essa recita testualmente:
L’assessore non vice sindaco e gli altri soggetti dell’amministrazione comunale o di organismi od enti a cui partecipino gli enti locali con propri rappresentanti non possono indossare la fascia tricolore in luogo del sindaco per presenziare ad eventi in altri comuni, anche se delegati dallo stesso sindaco.
Va da sé che, allorquando il sindaco sia assente o impedito temporaneamente ai sensi dell’art.53, comma 2, del T.U.O.E.L., spetta solo al vice sindaco fregiarsene.
Come sempre ritengo, e non per polemica, che le FASCE, quale simbolo Istituzionale e di grande Valore, andrebbero e potrebbero essere utilizzate per scopi ed in circostanze più adatte, più significative e con altri obiettivi, più che in momenti di raccoglimenti religiosi e popolari dove la partecipazione dovrebbe essere riservata alla Comunità ed ai cittadini cattolici.”
A dire il vero da tempo il mormorio su questa sfilata dei sindaci per fare passerella fa da traino alle polemiche del posto processione. Più che una presenza istituzionale sembra una messa in scena per fare visibilità. E dopo la foto dello scorso anno Alfieri con la Madonna in spalla il presidente della provincia ha evitato di esserci per non attirare intorno a se ulteriori e sterili dicerie.