8 Febbraio 2025

AGROPOLI PANCHINA ROVENTE E’ SCONTRO CALCIATORI TECNICO, CIANFRONE: “AH SE AVESSI MELONI”

Tre partite senza vincere, il covid, la mancanza di gente allo stadio hanno acuito una situazione già difficile. Il fuoco covava sotto la cenere, ma nemmeno tanto. In questo momento il solo presidente Infante con la dirigenza, si salva in un contesto esplosivo. Da un lato i calciatori i quali non ci stanno a perdere dall’altra un allenatore che non si rende conto che allenare l’Agropoli è una cosa più grande delle sue possibilità, in questo va compreso, e dato che moltissimi giocatori sono esperti, navigati e tutt’altro che mercenari vedere frenate le proprie ambizioni fa saltare loro i nervi. Invece di dare una mano al tecnico, ormai in confusione,  sembra vogliano dargli una spallata per farlo esonerare come ormai sperano quegli sportivi che tengono all’Agropoli, sono pochi ma ci sono. Cianfrone poi ha un carattere che non lo aiuta, se da un lato questo lo rende un ottima persona fuori dal contesto calcistico dall’altra lo mette in difficoltà quando è chiamato a guidare una squadra costruita per il vertice della classifica.

Un po’ di esperienza in più nei settori giovanili, o al fianco di allenatori preparati come secondo o alla guida di una squadra non  costruita per vincere , gli servirebbero, l’impressione e che difficilmente farà ancora l’allenatore in questa categoria qualsiasi sia il risultato di quest’anno. I suoi spalleggiatori sono spariti come vermi sotto la terra sono i veri nemici di questa città e di questa squadra. Lo scontro in atto, purtroppo, limita le ambizioni della squadra. L’allenatore durante la partita di domenica scorsa ha più volte imprecato contro la squadra, l’accusava di non mettere in pratica il suo gioco e si è lasciato andare in frasi come : “Se avessi Meloni” (Meloni è l’attaccante del San Marzano foto) e questo ha fatto girare le scatole a più di un calciatore. Probabilmente la frase di Cianfrone sarà scaturita dalla rabbia del momento e non si è reso conto che avrebbe ferito i suoi calciatori e ci può stare ma di fatto, in questo modo però, scarica le sue responsabilità sulla squadra, cosa peraltro successa anche altre volte. I giocatori sono nervosi per questo, i loro whatsapp  sono di fuoco, le linee telefoniche riscaldate. Non sappiamo se abbiano portato il loro dissenso in società. L’allenatore andrebbe esonerato per la situazione ma anche per i risultati  ma dalle notizie arrivate questa ipotesi, al momento, non sarebbe stata presa in considerazione dal presidente. Non trapela niente, bocche cucite. Sergio Vessicchio

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