AGROPOLI REAGISCE, IL PAPA’ DI MARCO BORRELLI GUIDA IL CORTEO ANTI VIOLENZA / VIDEO
Una fiaccolata suggestiva, silenziosa, composta e densa di significati. Quasi mille persone dalla statua di Padre Pio fino alla Chiesa di Sant’Antonio, passando sotto la casa di Marco Borrelli, con tutti i sacerdoti locali e un’attenzione che si tagliava a fette. Anche le Istituzioni erano presenti, il vice Sindaco, Adamo Coppola, l’Assessore Eugenio Benevento e poi tanta gente comune arrivata da tante parti della città per dire NO alla violenza e per dimostrare la vicinanza ai parenti di Marco Borrelli. Una reazione forte arrivata dalla base e che ha avuto un eco eccezionale. Agropoli c’è, è ancora viva, forse è ancora comunità. La morte di Marco Borrelli ha sconvolto l’intera cittadinanza e ha gettato un velo di sconforto nell’opinione pubblica. Inutile nasconderlo, oggi tutti quanti vorrebbero tra le mani l’assassino di Marco, tutti vorrebbero stritolarlo con le proprie mani, perciò si chiede a viva voce una pena esemplare. La piazza chiede giustizia ma chiede anche protezione, sostegno, fiducia. Agropoli negli ultimi tempi, nonostante uno straordinario controllo delle Forze dell’Ordine ha fatto registrare una scia di delinquenza e di immoralità sopra la media. E’ inutile girarci intorno, il problema della droga, dell’alcol, ma anche della disoccupazione hanno aumentato il rischio di uno sfascio sociale che rischia di degenerare. Ormai la recrudescenza della microdelinquenza è sfociata in atteggiamenti di inarrestabile follia. Si va dagli omicidi, ai tentati omicidi, agli episodi di minacce, all’alta velocità e alla mancanza di rispetto verso il prossimo. La fiaccolata in onore di Marco è una richiesta forte che viene dalla base verso la società civile affinché tutto possa tornare come prima e rimettersi nei binari giusti, nell’alveo di un fiume che possa far scorrere le proprie acque in maniera tranquilla. La cronaca purtroppo ci sta consegnando pagine bruttissime e Agropoli sale alla ribalta delle cronache per episodi malavitosi e indecorosi. La gente dice basta a tutto questo, è stanca di questa situazione. 23.000 abitanti sono pochi per gli episodi che succedono, nemmeno nelle periferie pericolose di Milano, Roma, Napoli e Palermo, in proporzione, avviene quello che accade ad Agropoli. La fiaccolata è la sintesi di tutto questo, non a caso l’iniziativa è arrivata dai sacerdoti, dalla Chiesa, il messaggio si colga e si proietti in tutte le strade e gli ambienti della città. Ora i fatti sono tanti, la paura è troppa e l’inquietudine attanaglia le famiglie. Agropoli ritorni a splendere come una volta, non snaturiamola più e rendiamola vivibile come l’abbiamo sempre immaginata, nel nome di Marco e di tutti coloro che ci hanno lasciato le penne. Sergio Vessicchio
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