AGROPOLI, UN COMIZIO OUT DELLA COALIZIONE DI ABATE, NESSUNA PROPOSTA, SOLO IL SOLITO FANGO
Francamente a quanto abbiamo assistito è davvero deprimente. Ci aspettavamo un comizio della coalizione di Agostino Abate pieno di proposte e ricco di idee ma siamo rimasti molto delusi. A parte le verità sacrosante di Malandrino in special modo a proposito dell’ospedale, abbiamo assistito ad una vergognosa passerella durante la quale nessuna proposta, dico, nessuna proposta è stata fatta per la città di Agropoli. Piacevole l’oratoria di Roberta Morrone, elegante e raffinata nel metodo ma decisamente fuori luogo nel merito. Roberta si è dimenticata di ricordarci gli incarichi avuti dalla politica e soprattutto quello dell’ASIS o i suoi amicali rapporti politici con Antonio Valiante il quale attraverso l’ASL Salerno 3 di Vallo della Lucania, svuotò l’ospedale di Agropoli portando via posti letto, competenze e servizi. Il tutto era stato dato all’ospedale quando fu aperto la prima volta. Basta chiederlo a Palladino che fece quelle operazioni. La Morrone queste cose le deve dire a chi non le sa ed evitiamo anche di entrare in altre bugie che lei ha cercato di far passare come verità dal palco. Vabbè ma è carta conosciuta, sappiamo bene che politicamente è stata sempre poca cosa, fermo restando che si tratta di un’ottima persona, il suo impegno in politica è sicuramente da ammirare. Come da ammirare è Vito Rizzo il quale ha pensato bene di non parlare nel comizio anche perchè da ex pluri incaricato tra assessorati, presidenze e via dicendo avrebbe dovuto dare molte spiegazioni. E invece lo abbiamo visto nel filmato del Consiglio Comunale del Giovedì Santo, fatto vedere sullo schermo, quando fu capace di passare dalla parte del torto avendo ragione. Lo lasciamo alle sue nuove attività mistiche, ora se lo tenga Don Bruno perchè politicamente a questa città serve davvero poco nel rispetto della persona che riteniamo, come da sempre, molto perbene. Quando ha cominciato a parlare Abate, la piazza si è svuotata, se ne sono andati tutti, eppure c’era tanta gente e anche molto perbene, ma in fondo si è concentrata tutta la merda politica che ormai da tempo galleggia ad Agropoli. Falliti, disonesti e senza un minimo di dignità ne politica ne personale. Senza tralasciare quei due provoloni, erano proprio sotto il palco, quei parassiti che prendono incarichi dai partiti senza prendere voti e finanziamenti dallo Stato senza fare attività. Il comizio di Abate poco si è capito, l’ex amico amico di Alfieri e di Lubritto è andato sovente in difficoltà, molto imbarazzato a dover spiegare i suoi salti da una parte e dall’altra e soprattutto volendo dimostrare la negligenza dell’amministrazione nella stesura del PUC. E s’è guardato bene di far parlare Emiliana De Marco, candidata in una delle sue liste ma nominata dal Sindaco Alfieri su suggerimento del Presidente del Consiglio (Agostino Abate) all’interno dell’ufficio urbanistico. Abate poteva fare a meno di far salire sul palco il re delle lettere anonime, quello che con la sua cattiveria ha fatto arrabbiare famiglie intere di questa città, sicuramente mettendolo in lista e facendolo salire sul palco non ha reso un buon servizio alla sua proposta politica. E’ inutile andare avanti. Agropoli merita di più, anche dall’alternativa perchè è importantissimo avere una buona alternativa al governo della città. Speriamo che il flop programmatico e ideologico di questo comizio possa far posto ad una continuazione di campagna elettorale con più proposte e meno fango per gli avversari. La città ha bisogno di politici capaci che vengano fuori da tutte le coalizioni, ha bisogno di più. La continua e costante contrapposizione seppur costruttiva sotto l’aspetto della crescita è decisamente nociva quando si va nel personale, più fatti, più programmi, più proposte per Agropoli altrimenti fate meglio a stare a casa e a dedicarvi alle vostre mogli, ai vostri mariti, ai vostri figli e alle vostre attività professionali. Per quello che si è visto oggi in piazza, la politica è un’altra cosa. Sergio Vessicchio
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