9 Settembre 2024

AGROPOLI VERSO LE ELEZIONI, LA FORZA DELLA “PAROLA” COPPOLA COME SAN PAOLO HA SCELTO LA STRADA DEL DIALOGO PER PORTARE LA CITTA’ SULLA STRADA DI DAMASCO

Chi mirava a delegittimare l’attuale sindaco Adamo Coppola ha ottenuto l’esatto opposto! Si registra un considerevole aumento dell’indice di gradimento verso l’attuale primo cittadino. Il trattamento politico a lui riservato appare severo ed ingiusto e forse un’attenta analisi degli ultimi cinque anni di amministrazione potrebbe determinare esiti diversi da quelli sottesi da alcuni che avevano ed hanno interesse a delegittimare il primo cittadino. La crisi di fine mandato assume sempre più la portata di una sorta di congiura di palazzo che una condizione politica di contrasto. L’uscita dalla maggioranza dell’ex presidente del consiglio comunale, Massimo La Porta, era nell’aria ma non si comprende l’atteggiamento del PD che percorrendo l’incomprensibile strada fattuale della critica di strada, ha percorso e percorre strade tortuose di autolesionismo politico, candidandosi a perdere lo scettro di prima forza politica di Agropoli. Invero, nonostante sia il partito che ha espresso l’attuale sindaco ed i due terzi della giunta municipale, rinuncia, di fatto, alla guida della città ponendosi e prostrandosi ad una incomprensibile entità astratta ma immanente sulla comunità che detterebbe tempi e modi delle cose da fare! Il buon Coppola, appariva stritolato e compresso dallo sfaldamento politico della coalizione e quando tutti gli attribuivano l’ultimo respiro politico è ritornato rigenerato a rintuzzare gli attacchi e le congiure. Nonostante i tanti gli consigliassero di tagliare teste politiche e chiudere atavici rapporti politici, lui ne tesseva altri quasi come fosse una sorta di Penelope agropolese.

Di certo non sarà ricordato come il Sindaco a grande trasformazione o delle opere pubbliche ma senz’altro lo sarà per il suo garbo, la sua pacatezza, la sua ragionevolezza e la sua voglia di fare del dialogo la sua arma migliore. Non va dimenticato dalla nostra comunità il suo personale impegno durante i momenti più bui della pandemia, il suo impegno verso gli ultimi e la sua azione di contrasto a chi voleva prevaricare con le minacce e la forza le ragioni della legge. In quel caso, il sindaco Coppola non ebbe timore di denunciare quanti avevano osato minacciarlo nella residenza municipale determinando condanne esemplari a carico dei responsabili. È allora? Perché non riprovare a ripartire con lo stesso entusiasmo sato? Forse il Sindaco Coppola è cresciuto politicamente e potrebbe essere un ostacolo a chi o per chi vuole che Agropoli resti confinata nel limbo insignificante del vuoto, senza autorevolezza decisionale e programmatica. Le primarie sono uno schiaffo politico al sindaco uscente ma lo sono anche per coloro i quali pensavano di aver ricevuto solenne investitura per poi segnare battuta d’arresto! A chi diceva che Coppola non aveva coraggio, il Sindaco risponde con autorevolezza e fermezza e con l’arma del dialogo accetta le primarie quale momento più alto di confronto politico, sebbene la trappola sembra sia dietro l’angolo. L’assenza ed il silenzio di autorevoli personaggi del PD Regionale e Nazionale in un momento di crisi d’identità dello stesso partito locale desta stupore ma anche la convinzione che, coloro che contano, stiano osservando per arrivare alla sintesi valutativa di chi dovrà restare, chi dovrà andare e chi sarà il nuovo referente politico del centro sinistra in questa parte del territorio. Poi restano le magre di Coppola nella gestione da noi denunciate ma oggi ci accorgiamo di un fatto forse prima oscuro, Il pd ha impedito al sindaco di lavorare, non lo h aiutato e non lo ha sostenuto altrimenti lo avrebbe investito subito della ricandidatura. Coppola ha le sue gravi responsabilità nella gestione ma il pd pure.Per cui se Agropoli è crollata il maggiore responsabile resta il partito democratico. Sergio Vessicchio

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