7 Febbraio 2025

AGROPOLI, VOTO ANNULLATO O NOVE SEZIONI AL VOTO? OGGI IN PREFETTURA ALTRE VERIFICHE IL QUADRO E’ SCONVOLGENTE IL VOTO E’ STATO MODIFICATO

Si è conclusa questa mattina l’istruttoria disposta dal tar per il ricorso sui brogli elettorali promosso dal candidato Raffaele Pesce, il vice prefetto incaricato dal Tar Amantea ha verificato i dati della sezione numero 21, all’esito della verificazione è confermata la discordanza tra votanti e schede autenticate, discordanza che costituisce motivo di annullamento del voto nella sezione stessa.

Cose mai viste per intensità e per estensione, errori da prima elementare dei presidente di seggio che fanno pensare all’inquinamento, ad una mano esterna che ha di fatto alterato le operazioni e falsificato il dato elettorale. Chi era oggi in prefettura si è detto costernato di quanto è emerso ancora una volta. Il problema vero è che c’è chi ha pensato e poi ha fatto queste cose.

MUTALIPASSI E I SUOI COMAPGNI SI DESSERO UNA REGOLATA

Alla luce di quanto è emerso dalla prefettura il sindaco faccia gialla, la giunta, la maggioranza  si diano una regolata. tengano presente che sono abusivi e che le urne avevano dato un altro verdetto. Applichino il buonsenso, smettano di fare la voce grossa e si diano una regolata perchè qui la cosa è sconvolgente e fa parte di un quadro criminoso e criminale. Ora il fondo è stato raschiato. Ne hanno fatte troppe, ma l’inquinamento del voto ancora non ci erano arrivati.

LA REAZIONE DI RAFFAELE PESCE 

Raffaele Pesce è andato in prefettura a seguire da vicino le operazioni, anche lui parla di una situazione molto pericolosa, questo è il suo commento:

“Sezione 21.
Dalla doppia tabella di scrutinio i voti sono risultati essere effettivamente 104 e non come “corretto” 57 o 59.
Così come 521 e non 563, risultano quelli per l’attuale sindaco.
Ricordo solo che per 5 voti la lista Liberi e Forti non ha ottenuto il secondo consigliere.
Non aggiungo altro, sono alquanto disgustato più che amareggiato.
Si può vincere, si può perdere… ma il voto è sacro.
Andiamo avanti”

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