AGROPOLI,COSA CONTESTA IL PM AL SINDACO COPPOLA
Il sindaco di Agropoli è stato raggiunto il 23 luglio scorso da un avviso di garanzia che non si tratta di un rinvia a giudizio odi un processo già avviato. E’solo un avviso che si sta indagando su di lui quindi niente processi sommari. Stessa cosa pe ri vertici di Agropoli Servizi raggiutu anche loro dallo stesso avviso.
VEDIAMO COSA CONTESTANO I PM AL SINDACO COPPOLA
Corruzione, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente, peculato e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici i reati contestati a vario titolo, in concorso, nel biennio 2017-2018. Sotto la lente d’ingrandimento la gestione della società partecipata, attorno alla quale ruotavano presunte assunzioni mirate presso cooperative compiacenti, appalti aggiudicati a ditte amiche turbando gli incanti, omesse verifiche sull’effettiva utilità e regolarità dei servizi pubblici appaltati, alcuni dei quali non sarebbero addirittura mai stati eseguiti, oltre a spese non istituzionali tra pasti, pieni di carburante e perfino panettoni natalizi.
UN SOLO EPISODIO COINVOLGE IL PRIMO CITTADINO
il procuratore capo Antonio Ricci ed il pm Vincenzo Palumbo, infatti, testualmente riportano che “in concorso tra loro e previo concerto, Giuseppe Capozzolo, in qualità di responsabile del servizio finanziario comunale, ed il sindaco con delega al Bilancio, Adamo Coppola, formavano un atto falso quale la proposta del rendiconto dell’esercizio finanziario 2016 del 9 maggio 2017, inducendo così in errore il Consiglio comunale di Agropoli che, con deliberazione n. 27 del 29 maggio 2017, approvava il rendiconto dell’esercizio finanziario 2016, così formando una delibera viziata da falsità ideologica”.
Nello specifico, il capo della Procura vallese ed il magistrato inquirente scrivono che i due “nel prospetto denominato ‘composizione del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2016’, indicavano falsamente come parte destinata agli investimenti (lett. D) l’importo di euro 2.890.105,29 anziché l’importo di euro 5.942.830,35 in guisa da alterare il valore algebrico negativo del totale della parte disponibile (indicata in euro 6.423.803,53 anziché in -9.476.531,59 euro) così occultando un disavanzo tecnico da recuperare pari ad euro 2.180.403,57 e, per l’effetto, falsando il valore complessivo del disavanzo (tenendo conto che l’obiettivo programmatico 2016 che l’ente non doveva superare era pari a -7.296.128,02 euro)”.
Coppola, riguardo la propria implicazione nell’indagine, aveva subito spiegato che “finalmente, con la notifica degli avvisi di conclusione indagini, nella piena consapevolezza di aver agito nel solo ed unico interesse della nostra Città, avremo la possibilità di chiarire davanti al magistrato il nostro operato. Siamo certi di poter fornire tutti gli elementi affinché nessun dubbio possa permanere sulla correttezza e la legittimità di quanto compiuto”.
Così come tutti gli altri indagati, il sindaco e Capozzolo hanno 20 giorni di tempo, dalla data di notifica dell’avviso della Procura, per presentare memorie difensive a propria discolpa e/o farsi interrogare per chiarire la propria posizione in ordine ai fatti contestati dal pm inquirente, il quale poi, per ogni singola posizione, deciderà se disporre l’archiviazione del procedimento o chiedere il rinvio a giudizio. FONTE STILE TV