Una santa messa al castello davanti alle autorità per San Pietro e Paolo portati,per l’occasione,in piazza d’armi nell’antico maniero recuperato dalle amministrazioni Alfieri e Coppola durante la quale il parroco Don Carlo ha esaltato la figura dei Santi Patroni: “Due colonne della chiesa cattolica”.La diretta di Cilento Channel ha fatto condividere alla città il momento religioso sotto tono per l’emergenza.L’idea dell’amministrazione comunale di portare le Statue al castello è stato un boomerang perchè, è inutile negarlo, c’è stato assembramento,mentre la soluzione auspicata dall’intera città il sindaco non l’ha presa nemmeno in considerazione purtroppo.Nessuna processione si doveva fare come hanno deciso i vescovi, e questo è condivisibile, ma portare le due Statue su di un mezzo per le vie cittadine senza seguito e con la gente sui balconi avrebbe valorizzato la città,rafforzato la fede e mantenuta la tradizione.E invece no,ancora no,sempre no.Il sindaco non si è presa la responsabilità,forse non aveva il supporto dei vigili urbani,forse non aveva tempo,forse non aveva interesse.Peccato.Un plauso alle forze dell’ordine presenti con le massime autorità mentre i politici,a parte qualcuno,hanno disertato la messa.L’appunto anche al parroco,tantissime persone sono salite in serata per rendere omaggio ai Santi Patroni e invece hanno trovato la porta della chiesa chiusa,dopo la messa finita alle 20,30 hanno sbarrato e se ne sono andati.Bastava coordinare un po gli ingressi facendo entrare a due per volta e si poteva almeno rendere omaggio ai Santi.Anche questo hanno negato alla città.Questo andazzo però deve finire.Qui si sta espropiando tutto,si sta esagerando,ora deve arrivare il momento che la città si ribelli a questa dittatura e che Agropoli torni agli agropolesi.Il sindaco Coppola non si accorge dei danni che sta facendo alla storia,alla cultura e alla dignità di Agropoli.Quando se ne accorgerà sarà troppo tardi.Sergio Vessicchio
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