8 Settembre 2024

AGROPOLI,DOSSO ASSASSINO,PER LA MORTE DI GIUSEPPE TUCCIO SI RIAPRE LA VICENDA GIUDIZIARIA

AGROPOLI. Morì a 13 anni dopo sette giorni di agonia per una caduta dalla bicicletta e il violento impatto con un dosso artificiale installato dal Comune di Agropoli in contrada Difesa. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della parte civile, stabilendo così l’annullamento della sentenza della Corte di Appello di Salerno e la relativa trasmissione degli atti processuali alla Corte di Appello civile affinché possa quantificare il danno da risarcire. Si riapre così la vicenda giudiziaria relativa alla morte di Giuseppe Tuccio, il 13enne cilentano che perse la vita il primo ottobre 2007 dopo una settimana di coma in seguito alla caduta in bici e le ferite riportate nell’urto con un dosso artificiale.Un dosso che, secondo i familiari del ragazzo, fu installato in modo irregolare dal vice comandante dei vigili urbani di Agropoli, Carmine Di Biasi, in località Difesa. Nonostante i soccorsi immediati dei volontari del 118 e il trasferimento all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, il ragazzo spirò dopo un lungo calvario. Adesso la Suprema Corte di Cassazione, IV Sezione Penale (presidente Francesco Maria Ciampi e relatore Antonio Leonardo Tanga), ha pertanto accolto il ricorso avanzato dai familiari del piccolo avverso la sentenza della Corte di Appello di Salerno che aveva assolto il vice-comandante dei vigili urbani, riformando così la sentenza di primo grado con cui invece l’allora giudice monocratico di Vallo della Lucania, la dottoressa Elisabetta Garzo, aveva condannato l’imputato per omicidio colposo alla pena di 9 mesi di reclusione All’indomani della tragedia la famiglia Tuccio presentò denuncia per far luce sull’accaduto che stroncò la vita del piccolo Giuseppe, studente della “Pietro Nese”.In primo grado venne condannato per responsabilità civile pure l’amministrazione comunale di Agropoli che ha versato, a titolo di risarcimento, circa 34mila euro alla famiglia del bambino scomparso dieci anni fa. Gli agropolesi non hanno mai dimenticato Giuseppe Tuccio. In sua memoria infatti è stato intitolato, nella primavera del 2009, un campo da calcetto realizzato presso la scuola media “Gino Rossi Vairo”. All’interno della struttura, ogni anno, viene organizzato un torneo che porta il suo nome. La decisione della Cassazione è stata accolta favorevolmentedai genitori di Giuseppe, che non hanno mai voluto strumentalizzare quanto accaduto al proprio figlio e hanno anche subito diversi attacchi, come quello di essere stati accusati di aver lasciato Giuseppe da solo in bicicletta.Domenico Gramazio

 

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