AGROPOLI,I BENI DELLA CRIMINALITA’ PER ANZIANI E MINORI L’OBIETTIVO DEL SINDACO COPPOLA
Da tempo ci stava pensando Adamo Coppola sindaco di Agropoli. Nove beni immobili confiscati alla criminalità organizzata potrebbero presto passare nelle disponibilità del Comune di Agropoli per destinarle a finalità sociali. È questo l’obiettivo che si pone la manifestazione d’interesse che il sindaco Adamo Coppola ha formulato all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, per chiedere l’utilizzo degli immobili. Il Comune di Agropoli, intende predisporre al suo interno, compatibilmente con le destinazioni catastali e urbanistiche, servizi di carattere sociale quali: casa accoglienza anziani, centro accoglienza minori a rischio, casa per i senza fissa dimora, sportelli di ascolto, sezione dell’Osservatorio italiano informazione anticrimine ed altro. Questi saranno gestiti direttamente dal Comune oppure esternalizzati ad associazioni ed Enti, finalizzati a facilitare l’integrazione e migliorare le interrelazioni tra Istituzioni, nel rispetto delle indennità culturali.
Il Comune cilentano dovrà dimostrare di disporre delle somme necessarie a garantire la sostenibilità nel tempo della progettualità individuata per la gestione dei beni confiscati, nonché per il fattivo utilizzo degli stessi, entro un anno dalla loro consegna, in ragione dell’attuale stato di manutenzione. Per quanto riguarda gli immobili, si tratta di: quattro ville, una in località Moio; due in via Piano delle Pere e un’altra in via Barra; un appartamento sito al piano terra e al primo piano di via Cannetiello; un appartamento in località Moio alto. Infine tre terreni: uno a Moio alto e due in via Cannetiello.
Tali beni, a seguito della definitività del provvedimento di confisca, sono stati devoluti all’Erario dello Stato e gestiti dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Ora il Comune di Agropoli ha l’opportunità di renderli funzionali, così come accaduto nel 2016 con un’altra villa confiscata, sita a Moio, divenuta casa alloggio per disabili psichici.