AGROPOLI,IL LIDO AZZURRO DIFFIDA IL COMUNE,IL FUNZIONARIO SCAPPA IN FERIE.RUMORE DI MANETTE?

Perché il responsabile area demanio ing Sica il quale si ritiene nel giusto si ostina a negare con ogni mezzo un legittimo(lo dice la legge e lo raccontano le sentenze) diritto di Scalzone, mentre stranamente si dimostra molto disponibile con il Lido Oasi, come fa notare lo stesso Tar, il cui proprietario è una società che fa capo al consigliere comunale Lele Di Nardò? Il dubbio e l’interrogativo pongono una serie di quesiti che mettono una strana cappa sulla situazione. Perchè Agostino Sica tergiversa e con decisioni capestro apre il fianco ai ricorsi di Scalzone la vera vittima di tutta la situazione e che sarà risarcito con i soldi degli agropolesi? Alla fine con i risarcimenti saranno i cittadini di Agropoli a pagare.Perché le conseguenze di
questi comportamenti devono ricadere nelle tasche degli agropolesi?Il Lido azzurro nella sua richiesta diffida al comune,e nelle more della decisione del Consiglio di Stato (sulla possibilità di usare le aree destinate a standard e parcheggio dell’edificio scolastico per utilizzarle per lo stabilimento balneare Lido Oasi,)chiede al comune di stabilire i suoi diritti acquisiti attraverso le sentenze e mette fretta al municipio di decidere e di non perdere altro tempo pena un nuovo ricorso alla magistratura amministrativa e alla procura della repubblica.In virtù di questo, a sorpresa, il funzionario deputato a decidere Cervinara si è messo in ferie,qualcuno sostiene che sono state ferie forzate, per evitare di decidere su una questione delicatissima che potrebbe avere risvolti penali.A questo punto la decisione spetta all’altro funzionario,guarda un pò, Agostino Sica il quale,solitamente,ha più dimestichezza e disinvoltura nel prendere decisioni molte volte strane e al limite del comprensibile.Secondo i soliti bene informati con Cerminara in ferie sarà più facile per Sica , rilasciare al Lido Oasi, con un nuovo atto controverso e al limite della legalità, come già fatto in passato,tranne poi essere smentito dalle sentenze del consiglio di Stato,l’autorizzazione.Lo scenario che si prospetta e questo e chi lo ha architettato ha già messo in conto che ci sarà una nuova,l’ennesima, denuncia, da parte di Scalzone per la quale l’amministrazione dovrà
affrontare nuove spese legali e processuali, nella speranza di non soccombere nuovamente con ulteriore aggravio di danni da pagare aggiungendoli alle altre già maturate e che pesano sul capo di ogni cittadino di Agropoli.Una telenovela che potrebbe avere risvolti penali e non ci meraviglieremmo se a seguito di denunce ed esposti su questa vicenda non si arrivi a sentire quel tintinnio delle manette che mette paura e che rappresenta l’estrema ratio di una controversia dai mille risvolti.Su questa vicenda si registra la dichiarazione del sindaco Adamo Coppola: “Entrambe le parti sia Lido Azzurro che Lido Oasi ce l’hanno con il comune e questo vuol dire che siamo super partes e giusti arbitri della vicenda.Se Tutte e due le aziende ci attaccano vuol dire che stiamo operando bene e in maniera equidistante”ha detto il sindaco di Agropoli.Sergio Vessicchio


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