AGROPOLI,LA DENUNCIA DI FRANCESCO CAVALIERE CANDIDATO AL CONSIGLIO COMUNALE,INTERVENTO SUL TURISMO
Lo spreco di Trentova: “75 ettari da 46 anni abbandonati”
La giunta guidata dal sindaco Alfieri ha adottato, in data 6 aprile 2017, il Piano urbanistico comunale (PUC). Dopo averlo promesso in due campagne elettorali lo ha approvato all’ultimo momento contemporaneamente all’inizio di questa campagna elettorale. Se Alfieri volesse coltivare il voto di scambio ci sarebbero le migliori condizioni. Ma sappiamo che non è così anche se ogni tanto qualche autorevole governatore dice che come gestisce le clientele lui non lo fa nessuno.
Il PUC che ci viene proposto continua gli sprechi di questa amministrazione.
Il mare, il turismo, la agricoltura di Agropoli sono risorse che questa amministrazione ha sprecato e che con questo PUC vorrebbe continuare a non utilizzare.
Agropoli non ha posti letto sufficienti a sviluppare il turismo perché vi sono poche strutture alberghiere: Paestum ha dieci volte i posti letto di Agropoli a parità di residenti, Santa Maria cinque volte con un quarto dei residenti rispetto ad Agropoli, perfino Eboli che certamente non è un posto turistico rinomato ha più posti letto di Agropoli. Come può Agropoli competere sul mercato turistico con gli altri comuni del Cilento che hanno tutti più posti letto (e non di poco) di Agropoli? Agropoli non ha zone turistiche sul mare mentre tutti i comuni costieri del Parco hanno zone sul mare o prospicienti. Perché questa amministrazione che di turismo parla soltanto non assume iniziative per modificare il Piano del Parco che, oltretutto risale a molti anni fa?
Questa amministrazione nel 2015 anziché approvare il PUC si è dedicata ad approvare una variante al PdF per rendere inedificabile l’area di Trentova (che già lo era per vincoli paesaggistici) ma si è guardata bene dall’inserire in qualche parte del territorio agropolese aree turistiche. D’altra parte il Sindaco lo dichiarò pubblicamente che la variante era stata predisposta “in previsione” dell’esproprio dell’area di Trentova. Gli affari si fanno così… si preparano…. magari giocando su due tavoli. Sul piano istituzionale si svaluta un bene e su quello imprenditoriale (che dovrebbe essere lasciato agli imprenditori) il Comune compra.
Per la comunità agropolese è stato un’affare? Una amministrazione pubblica (Comune, Parco, Ministero, etc) quando compra un bene per tutelarlo dichiara il suo fallimento perché ha tutti i poteri, le competenze, le leggi per tutelarlo.
Agropoli città di 20.000 abitanti ha bisogno e si può permettere un parco di 75 ettari sottraendolo all’agricoltura? Coppola ha detto aprendo la campagna elettorale che sarà il più grande del mezzogiorno come se Agropoli per storia e peso economico fosse paragonabile alle metropoli europee che hanno parchi come il Bosco di Capodimonte, il Parco dell’appia, il Bois de Boulogne e così via senza sapere che il parco più piccolo del mezzogiorno è l’Asinara in Sardegna e che ha un’estensione di 5200 ettari tutti gli altri raggiungono dimensioni da 50.000 e 190.000 ettari quindi non si capisce in che cosa sarebbe primo il “suo” Parco. Ancora una volta in sprechi magari anche con le risorse della comunità europea. Se la comunità agropolese vuole competere sul mercato turistico ha bisogno di aumentare il numero dei posti spiaggia e dei posti letto alberghieri.
La costa agropolese non è tutta balneabile ma potrebbe esserlo utilizzando i sentieri esistenti e creando passerelle nelle aree di costa alta.
Le strutture turistiche attualmente sono concentrate a san Marco perché non si dà la destinazione turistica a San Marco creando le premesse per investimenti privati? Gli interventi sarebbero prevalentemente di ristrutturazione. Non ci sarebbe ulteriore consumo di suolo. La fascia costiera tra il porto e lo scoglio di Trentova, per naturale vocazione, potrebbe essere oggetto di insediamenti turistici. Per fare questo l’amministrazione comunale dovrebbe chiedere l’aggiornamento delle misure di salvaguardia ambientale perchè hanno fatto il loro tempo o perché alcune di queste prevedono l’aggiornamento periodico.
Si spreca la risorsa turismo ma si spreca anche la risorsa Agricoltura.
Trentova non è stata oggetto di periodi di coltivazione e di abbandono come dicono nel PUC. Trentova è stata coltivata almeno a partire dal settecento e, verosimilmente, fin dai romani perché l’abitazione romana del Sauco, verosimilmente era una fattoria e non una villa.
L’unico abbandono certo che i progettisti non vedono è quello delle aree comunali di Trentova che è iniziato il 24 maggio del 1971 ad opera di una società a capitale pubblico al 100% , successivamente ad opera dei responsabili nazionali e locali del Parco Nazionale del Cilento a partire dal 1991 e ad opera delle amministrazioni comunali che si sono succedute in tutti questi decenni.
La produzione agricola a Trentova è cessata da quell’anno. In questi 46 anni quanto reddito si è perso? quanti posti di lavoro? Dieci fabbricati rurali sono stati sottratti al patrimonio abitativo di Agropoli.
La cura e la manutenzione sono state le grandi assenti così come l’assenza del Parco che sta sulla carta dal 1991 ma non è stato mai realizzato ….. e intanto Trentova muore anche a causa delle violenze che subisce nei periodi estivi.
Se l’amministrazione e i progettisti prendessero atto dell’abbandono di Trentova dovrebbero responsabilmente prodigarsi per il ripristino delle attività produttive,(delle quali danno testimonianza i fabbricati rurali presenti nell’area)secondo i metodi gestionali e produttivi di oggi per farne una realtà agricola all’avanguardia.
Una proposta potrebbe essere: “Destinazione agricola dell’area di 75 ettari (fatta salva la fascia costiera nella misura e nei modi necessari alla fruibilità pubblica) di proprietà del Comune di Agropoli a Trentova, e suddivisione in lotti in numero pari ai fabbricati rurali esistenti ed assegnazione in concessione, mediante bando pubblico su tutto il territorio nazionale, a coppie di età inferiore a 30 anni, per lo svolgimento di attività agro pastorali condivise tra gli assegnatari attraverso piano di sviluppo aziendale approvato dal Comune e realizzazione della fase di avvio (start up) mediante affiancamento di strutture di consulenza(tutor) da reperire con specifico bando pubblico.”
Questa proposta significa che i terreni comunali di Trentova dovrebbero avere destinazione urbanistica E5 secondo la classificazione del PUC.
Ing. Francesco Cavaliere
candidato al Consiglio Comunale nella lista “AGROPOLI LIBERA”
a sostegno di Agostino Abate.
Tel: 349 3945069
e.mail: francava@tiscali.it
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