AGROPOLI,LA PISTA CICLABILE DIVENTA UN PARCHEGGIO
AGROPOLI. La pista ciclabile, sulla Strada Provinciale 278, nel territorio comunale di Agropoli, diventa un parcheggio per auto. Circa un mese fa, una porzione della pista ciclabile che collega Agropoli e Paestum, di circa cento metri, si era inclinata sull’asse stradale, poco prima del lido Venere, costituendo un grave pericolo e una minaccia all’incolumità di chi percorreva l’arteria. Dopo alcuni giorni, gli operai della Provincia sono intervenuti ma, anziché riparare il tratto, forse troppo ammalorato, hanno provveduto a rimuoverlo, poggiando la staccionata in legno sul muro posto a confine della carreggiata.
Questa operazione ha fatto in modo che qualcuno, armato di “furbizia”, trovasse subito il modo di utilizzare, in maniera certamente originale quel pezzo di pista ciclabile, priva di staccionata: facendone un bel parcheggio libero. In pratica, ieri mattina, una decina di autovetture, erano state posteggiate lungo il tratto dedicato alle biciclette. E questo è avvenuto senza curarsi minimamente del cartello blu che indica l’inizio della pista ciclabile e il colore giallo della pavimentazione.
Uno stato di cose che ha mandato su tutte le furie coloro che, in sella alla propria bici, hanno dovuto utilizzare la strada asfaltata adiacente, in alternativa, mettendo a rischio e pericolo la propria incolumità, a causa dell’inciviltà di taluni. Questi chiedono un intervento risolutivo al problema ad opera della Provincia, ripristinando la barriera a confine con l’area carrabile, sia per eliminare il malcostume del posteggio auto, ma anche per salvaguardare chi circola sulla Provinciale, sulla propria bicicletta e vorrebbe essere certo di non venire investito dalle auto in transito. Restano inoltre precarie le condizioni dell’ulteriore tratto di pista ciclabile, lunga complessivamente 5 km, contraddistinta da dislivelli, fossi, pali della pubblica illuminazione sul percorso, interruzioni improvvise, come nel caso dei ponti in legno nei pressi della località Linora. Un’infrastruttura che potrebbe essere fiore all’occhiello della zona, molto frequentata in questo periodo, visto che attraversa numerose strutture turistiche e ristoranti, e invece versa in condizioni di abbandono e degrado. Una valorizzazione dell’intera area sarebbe auspicabile considerato che costituisce una delle porte di accesso alla città. Andrea Passaro
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