AGROPOLI,L’ATTORE PIERLUIGI IORIO: “SBAGLIATO RIAPRIRE LE SCUOLE”
Come ampiamente previsto, il virus ha ripreso la sua corsa dopo le festività e i famigerati indici rt sono tornati a salire. Sulla scorta delle preoccupazioni del Ministro della Salute (sebbene sbiadite da questioni meramente politiche) e dei pareri medici, credo che l’attuale situazione dei contagi (in aumento) imponga di chiedere un altro sacrificio ai nostri bambini e ragazzi, sebbene sappiamo tutti che la didattica a distanza non possa sostituire completamente quella in presenza.
Non è in discussione il diritto dei nostri figli allo studio o alla socialità, ma la priorità è salvare le vite delle persone e tornare prima possibile a una condizione di normalità. Purtroppo gli esperti affermano che, su scala nazionale, il trend dei contagi aumenterà ancora nei prossimi giorni, con conseguente ricaduta sulla saturazione dei posti letto Covid e di terapia intensiva. Guardando alla nostra cittadina, qualche giorno fa la CISL ha denunciato la abnorme carenza di personale nei reparti Covid del DEA di Vallo della Lucania – Agropoli con operatori stremati dall’eccessivo carico di lavoro.Se nei mesi scorsi in Campania siamo riusciti a contenere i contagi è anche grazie alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado ordinata dal Presidente della Regione Campania. Il mio parere dunque, da cittadino e padre, è che riaprire le scuole in questo momento possa rivelarsi un provvedimento pericolosamente azzardato. Dovremmo essere certi di misure periodiche di tracciamento e screening per tutta la popolazione scolastica (tutta, non solo il personale docente e A.T.A.) e del potenziamento e della riorganizzazione dei trasporti. Si dovrebbero poi prevedere turni di entrata e uscita di personale docente e non docente e degli alunni, con controlli costanti almeno per i bambini delle materne e delle prime e seconde della primaria.
Se ciò non potesse essere possibile, temo proprio che i nostri ragazzi dovranno continuare la didattica a distanza che, dopo un primo e non facile periodo di avviamento durante il primo lockdown, è oggi più organizzata e funzionale per insegnanti e alunni e può essere considerata una valida alternativa a quella in presenza, seppur non paragonabile. Dirò di più, per esperienza personale: alcuni bambini e ragazzi hanno addirittura mostrato miglioramenti nell’attenzione e conseguentemente nell’apprendimento, probabilmente meglio stimolati da mezzi (elettronici) a loro più congeniali.In definitiva, per dirla con i proverbi (che non sbagliano mai), non chiudiamo la stalla quando i buoi sono già scappati! È auspicabile piuttosto che si anticipino alcune scelte, sebbene impopolari, per salvaguardare le vite delle persone. Sono già stati fatti diversi errori durante la scorsa estate, quando con eccessiva leggerezza sono state consentite alcune attività che prevedevano elevata socializzazione, con scarsi controlli; in autunno i risultati erano sotto gli occhi di tutti. Anch’io vorrei che mio figlio torni alla normalità, sia scolastica che sociale, ma ora più che mai dobbiamo fare tesoro delle esperienze pregresse e mettere da parte qualsiasi forma di personalismo per il bene comune. Pierluigi Iorio