AGROPOLI,UN BANDO PER LA VALORIZZAZIONE DI TRENTOVA
AGROPOLI. Il Comune di Agropoli ha pubblicato un bando per la valorizzazione della baia di Trentova. Il progetto consiste nell’esecuzione di opere di ingegneria naturalistica per un importo, a base d’asta, di 53mila euro. Si tratta di porre in essere una serie di interventi e la sistemazione ulteriore dei sentieri che interessano tutta l’area, polmone verde di Agropoli, che da circa due anni è stata acquisita al patrimonio dell’ente. Una scelta importante compiuta dall’amministrazione in carica, che ha scelto di espropriare, nel 2015, la zona naturalistica, per una ampiezza totale di 75 ettari, a un prezzo molto conveniente: circa 800mila euro. L’area in questione, in precedenza di proprietà di Italia Turismo Spa, era stata posta in vendita e avrebbe potuto essere acquistata da chiunque si fosse fatto avanti.
L’amministrazione, dopo aver operato l’acquisto ha anche approvato, tramite il Consiglio comunale, la variante allo strumento urbanistico, che rende tale superficie non più edificabile. Con l’ausilio di fondi europei, la squadra di governo cittadino punta a realizzare un progetto di valorizzazione, per 11 milioni di euro circa, che consiste nella riqualificazione dei diversi casolari presenti, creando spazi per lo sport, il tempo libero, al fine di far vivere appieno l’area naturalistica. Una scelta questa criticata da tanti, che invece vorrebbero conservare lo status quo, in quanto vedono come una minaccia la messa in opera di qualsiasi tipologia di intervento che, seppure attento all’ambiente, minerebbe la naturalezza e la verginità dei luoghi.Un altro passo importante sarà costituito dall’annunciato esproprio laddove oggi sono presenti catene e cancelli. «Tenteremo un accordo con i privati che possiedono proprietà nell’area di Trentova-Tresino – spiega il sindaco Franco Alfieri – al fine di favorire la fruibilità dei percorsi naturalistici esistenti. Qualora bonariamente questo non fosse possibile, provvederemo ad espropriare le aree per pubblica utilità». Una scelta coraggiosa che viene chiesta a gran voce da tanti cittadini, che da tempo si sono visti sbarrare percorsi, anche pedonali, prima, e per decenni, tranquillamente fruibili. Un esempio è costituito dal sentiero che conduce alla spiaggia del Vallone, da alcuni anni divenuto off limits.Andrea Passaro
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