AGROPOLI,VICENDA LIDO OASI INDAGINE AVVIATA,CARTE AL VAGLIO DEL SOSTITUTO PROCURATORE
Il sostituto procuratore della repubblica ha fra le mani gli atti dei risvolti giudiziari amministrativi della querelle che vede contrapposti Lido Oasi,lido azzurro e comune di Agropoli.Le sentenze parlano chiaro e danno ragione ai ricorrenti ma l’avvocato Scuderi che difende il lido Oasi non vuole farsene una ragione.Non vuole prendere atto della sconfitta evidente e sta facendo ancor di più ingarbugliare una vicenda che potrebbe portare anche a clamorosi atti giudiziari come potrebbe arrivare ad un nulla di fatto.Agostino Sica da una sua personale chiave di lettura e su questa ha emesso il documento per la riapertura del Lido Oasi.Su questa tesi ritenuta valida e in perfetta sintonia con la sentenza da tutti in comune(sindaco, assessori,consiglieri e altri) si dovrebbe arrivare alla riapertura per quest’anno del lido del consigliere comunale Lelè Di Nardo.Per Scalzone e il suo legale invece la sentenza parla chiaro: “accoglimento del ricorso”.Nelle more di questa decisione in barba a tutto il consigliere comunale Lelè Di Nardo ha riaperto la struttura ha messo gli ombrelloni sul posto dove il Consiglio di Stato ha ordinato di ripristinare i servizi del plesso scolastico e per di più ha occupato,ci sono foto e testimonianze,lo specchio di spiaggia demaniale che spetta a Scalzone e che ogni anno viene concesso al Lido oasi e che il Tar ha sostenuto vada subito concesso a chi di diritto. Qui tutta la sentenza https://www.agropolinews.it/agropoli/agropoliclamoroso-il-tar-ha-accertato-abusi-del-comune-contro-il-lido-azzurro-il-dispositivo-integrale/
Nel frattempo nessuno è intervenuto per bloccare l’immissione degli ombrelloni mentre erano in atto i provvedimenti.Mentre scriviamo ancora il comune deve esprimersi per l’affidamento della spiaggia demaniale.Ne vigili ne capitaneria di porto sono al momento intervenuti.La capitaneria è in contatto con i carabinieri nell’ambito dell’inchiesta avviata e aspettano risvolti.I vigili urbani non hanno messo becco.Tutti hanno paura di prendere provvedimenti.I consiglieri comunali di maggioranza e minoranza che hanno doveri di controllo(il titolare del lido è un consigliere,e qui potrebbe essere contestata anche l’incompatibilità) non hanno fatto una sola interrogazione.Intanto nelle mani del sostituto procuratore è arrivata la denuncia,l’ennesima,di Carlo Scalzone vittima evidente del sistema di potere che vige al comune di Agropoli,nella quale denuncia che davanti ad una chiara sentenza del Consiglio di Stato il comune e le istituzioni fanno il contrario con interpretazioni quanto meno discutibili.Si parte da questo per arrivare ad una risposta chiara ed evidente che le istituzioni vogliono e devono dare. Scalzone oggi rappresenta chiaramente la vittima di chi ha in mano il potere e lo esercita arbitrariamente in barba a sentenze e provvedimenti della legge e l’opinione pubblica si è fatta la sua idea su come viene gestita la cosa pubblica ad Agropoli.Scalzone ha avuto la forza di denunciare,e forse, per questo sistema di potere, è stato un affronto di qui probabilmente il motivo dell’accanimento contro di lui. Ora devono essere altre istituzioni a non lasciarlo solo.L’altra faccia dello Stato non può e non deve abbandonare Scalzone.Non può girarsi dall’altro lato.Sergio Vessicchio
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