La querelle post elettorale di Agropoli ed il timore che i poteri forti possano in qualche modo influenzare l’esito il giudicato giurisdizionale ha attirato l’attenzione dei parlamentari del centro destra, espressione del nostro territorio, inducendoli a preparare una interrogazione parlamentare al ministro della giustizia, a quello dell’interno ed al ministro dell’economia e finanza. L’iniziativa, che pare sia corale ( lega, forza Italia a fratelli d’Italia) è finalizzata a tenere alta l’attenzione sulla vicenda “Agropoli” affinché le uniche ragioni che debbano prevalere siano quelle della verità e del diritto!! La nostra città e le sue dinamiche politiche potrebbero costituire l’inizio di una vera azione di rilancio di un centro destra evanescente a livello decentrato. Le ultime vicende del consiglio comunale e dei suoi consiglieri comunali di maggioranza evidenziano la conclamata impossibilità del civico consesso ad assumere autonome decisioni. Il Comune di Agropoli è di fatto commissariato e nessun organo istituzionale ha autonomia decisionale.
L’intervento parlamentare dovrebbe indurre il prefetto ad avviare una serie istruttoria al fine di verificare se persistono le condizioni democratiche per il prosieguo della consiliatura o, se, a prescindere dall’esito giurisdizionale debba procedersi allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni di interessi, gruppi di pressione esterni alle istituzioni. Parimenti sarà richiesto al MEF di inviare ispettori a verificare i conti dell’Unione dei Comuni Alto Cilento e quelli del Comune di Agropoli nonché della Cilento Servizi dove sembra ci siano rilevanti elementi di criticità contabili e amministrative. Forse, la storia amministrativa di Agropoli degli ultimi quindici anni è alle fasi finali, insomma, siamo al canto del cigno e l’unico ultimo canto armonioso potrebbe essere la sfiducia all’attuale Sindaco, ove le ragioni del diritto non riescano ad affermarsi nella loro sede naturale! La maggioranza è chiaramente spaccata, temono le elezioni, nessuno ha il coraggio di parlare, le istituzioni sono sotto scacco di una forza immanente sulla città che accetta solo la mediocrità come valore di riferimento. Lo scollamento tra l’organo esecutivo e quello consiliare è palesemente tangibile e la città è al palo incapace di assume decisioni, pianificare e dare soluzione a problemi annosi, peraltro assunti in campagna elettorale come quello della posidonia. Il mondo cambia in fretta, il sistema paese corre e noi rimaniamo, pensiamo ed amministriamo in piccolo senza tenere il passo delle città che contano. Agropoli merita altro, non può una mediocre classe politica assumersi la responsabilità di tenere fermo il paese mentre tutti conquistano posizioni di prestigio nello scenario collettivo. Plaudiamo all’iniziativa parlamentare intrapresa ed a quelle che seguiranno nell’interesse della città e del nostro bellissimo territorio. Sergio Vessicchio