17 Febbraio 2025

CAPACCIO PAESTUM,POLITICA COMUNICATO STAMPA DI ANGELO QUAGLIA

Quello che sta accadendo in quest’avvio di campagna elettorale è davvero paradossale e forse ai limiti di ogni sopportazione. Ma possiamo continuare ad assistere alla scena messa in atto da questi personaggi ? E fino a quando la nostra sopportazione reggerà a questo macabro spettacolo? La banda Schettino, politicamente, andrebbe messa al muro e passata per le armi per i cinque anni appena trascorsi. Anni di incertezze e di scelte amministrative scellerate. Hanno annullato in pochi anni la storia politica e amministrative di intere classi dirigenti. Hanno distrutto un percorso istituzionale, fino a qualche tempo fa, degno delle più forti Democrazie. Con loro il Comune è diventato una bancarella del torrone e dello zucchero filato. Una casa psichiatrica, di pazzi in continuo litigio. Hanno passato più tempo dal notaio per sciogliere il Consiglio comunale che negli uffici a tentare di risolvere qualche problema dei cittadini. Hanno fatto venire finanche la voglia al piccione viaggiatore Palumbo, sindaco di Giungano, di scendere in campo a sfidarli, pur di “salvare” Capaccio. Ma costui, nel passato, ai tempi dei sindaci De Palma, Fasolino, Barlotti, Paolino, Scariati, Desimone, Pace, Patella, Rubini e altri, avrebbe avuto la tentazione di proporsi come “uomo della provvidenza” pur di salvare le nostre generazioni e il nostro futuro? Credo proprio di no! Come sono fermamente convinto che Capaccio lo spedirà al paesello natio a godersi la prossima pensione. Non passerà, il piccione colonizzatore perché il nostro popolo non ha bisogno di amministratori delegati. Abbiamo vissuto pagine tristi e dure della nostra storia. Ma ci siamo sempre rialzati e con le nostre forze. Lasciamoli litigare e costruiamo l’alternativa per un Comune senza diseguaglianze, vicino alle famiglie, vicino agli anziani, vicino agli ultimi che sentono di non farcela più. Costruiamo un Paese nel quale la dignità degli umili conti più della ricchezza dei potenti. Cacciamoli.

 

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