CASTELLABATE, RICORDATI I MORTI DEL VELELLA SOLENNE CERIMONIA/VIDEO
Il sommergibile Velella silurato e affondato a Punta Licosa nel 1943, Castellabate ricorda i 50 marinai morti
Il relitto fu avvistato nel 2003. Il 9 settembre sarà deposta la corona al monumento dedicato ai caduti in guerra sul Molo di Punta Licosa
Quella del sommergibile Velella, che giace nei fondali di Punta Licosa, a Castellabate, è certamente una storia che infonde tristezza, come tutti gli eventi tragici legati alla guerra. Questa, però, è una tristezza mista a rimpianto, se si pensa al destino beffardo del sommergibile affondato il 7 settembre del 1943, poche ore prima dell’armistizio. E questa tristezza, specialmente quest’anno che ricade l’ottantesimo anniversario di quella tragedia, si avvertirà in tutta la sua forza, in occasione delle celebrazioni in onore dei caduti, il 9 e 10 settembre prossimo.
Varato nel 1936, il Velella prese parte a numerosissime missioni, nell’Egeo, in Mar Rosso e sulle coste africane, in Atlantico. Nel settembre del 1943, ormeggiato nel porto di Napoli, si accingeva alla sua ultima missione: sbarrare la strada al convoglio nemico in vista dell’imminente sbarco alleato a Salerno.
La storia
La sera del 7 settembre, mentre si trovava nel mare di Punta Licosa, il Velella fu silurato dal sommergibile inglese Shakespeare, che risparmiò l’altro mezzo marino italiano protetto dalla penombra, a differenza del primo, ancora tragicamente visibile agli inglesi grazie agli ultimi bagliori del giorno. Tutto l’equipaggio calò a picco con il sommergibile, ancora oggi adagiato sul fondo del mare, a 140 metri di profondità, e mai recuperato.
La storia del Velella, con i suoi 50 morti, è triste, ma alla tristezza si aggiunge l’amarezza: soltanto cinque ore e mezza dopo l’affondamento, fu annunciato al mondo l’armistizio con l’Italia. In pratica il sacrificio di quei marinai fu inutile, e ai più quasi sconosciuto, almeno fino al 2003, anno dell’avvistamento del relitto.
La commemorazione
Castellabate però non dimentica, ed anche quest’anno si appresta a commemorare quella tragedia, che certamente rappresenta una triste pagina della sua storia, ma anche una parte essenziale della sua identità. Il comune, l’A.N.M.I. – Gruppo Sommergibile Caduti del Velella, e l’associazione Il Faro di Licosa organizzano due giornate per rendere onore agli eroi silenziosi del Velella. Il 9 settembre sarà deposta la corona al monumento a loro dedicato sul Molo di Punta Licosa, e successivamente sarà messa in scena una drammatizzazione storica a cura di Gaetano Stella. Il 10 settembre alle 10 in Piazza Mondelli, a Santa Maria le celebrazioni ufficiali.iN BASSO I VIDEO CON I MOMENTI SALIENTI