CILENTO,PIOGGIA DI FONDI DALLA REGIONE PER FAVORIRE L’ARRIVO DEL METANO
CELLE DI BULGHERIA. Costituita la cabina di regia per realizzare una bretella che favorirà la metanizzazione in quelle aree del Cilento che erano tagliate fuori dalla possibilità di fruire del gas naturale. Sarà costituita da 4 componenti: due facenti capo alla Regione Campania; altri due al Ministero dello Sviluppo economico. La Regione guidata da Vincenzo De Luca ha stanziato, all’inizio del mese, 50 milioni di euro per realizzare l’adduzione della rete del metano dal Vallo di Diano a Piaggine.
«Lo stanziamento – spiega il sindaco di Celle di Bulgheria, Gino Marotta, capofila in un accordo di programma che contempla 32 comuni – farà in modo che alcuni comuni del Cilento, almeno 30, oggi tagliati fuori, riusciranno, nel prossimo futuro, ad usufruire del gas metano. Per fare questo, dovrà essere costruito un metanodotto, ex novo, che colleghi Padula a Piaggine, per una distanza pari a 50 km circa».Si tratta di un finanziamento che si unisce ad altri fondi, statali, per 140 milioni di euro, che invece servono per la metanizzazione interna dei comuni. «Sono 20 milioni all’anno, a partire dal 2014 al 2020 – evidenzia Marotta – che lo Stato ha stanziato per favorire la metanizzazione del Mezzogiorno. Al termine degli interventi, oltre 70 saranno i comuni metanizzati». Ma esiste un paradosso: «In 32 comuni cilentani, di cui 22 già finanziati, con i fondi a disposizione, i lavori non possono procedere per un cavillo burocratico. La Cilento Rete Gas, un’impresa internazionale, che deve eseguire i lavori in territori quali Tortorella, Caselle in Pittari, è in attesa del certificato Antimafia, che non viene rilasciato dalla Prefettura di Bari, da oltre un anno. I fondi restano bloccati e, nel caso di Sapri e Vibonati, i comuni li hanno anticipati al fine di completare gli interventi».
Alla data del 31 dicembre 2016, il Ministero, compatibilmente con le risorse disponibili: ha completato la prima fase, approvando 4 progetti, di cui 2 riguardanti comuni della provincia di Salerno, in particolare i comuni di Albanella e Capaccio, per i quali è stato ammesso a contributo un investimento complessivo pari ad euro 10.350.000 euro; ha dato attuazione a parte della seconda fase fino a concorrenza delle risorse disponibili, approvando 23 progetti, di cui 21 riguardanti comuni della provincia di Salerno (Agropoli, Sapri, Torraca, Vibonati, Cicerale, Giungano, Piaggine, Trentinara, Prignano, Rutino, Ispani, San Giovanni a Piro, Tortorella, Casaletto Spartano, Morigerati, Castellabate, Laurino, Bellosguardo, Aquara, Sant’Angelo a Fasanella e Magliano Vetere), per i quali è stato ammesso a contributo un investimento complessivo pari ad 81.910.000 euro.Andrea Passaro
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.