CONTE: MA COSA COMBINI?


Dal governo con la Lega, a quello con i pentastellati, il premier Conte, brava persona, ha cambiato più volte la sua maschera. Un po’ machiavellica, un po’ Pirandellesca, a significare le sue tante sfaccettature in decisioni che hanno avuto un ripensamento il giorno dopo. Non a caso il suggerimento veniva proprio da Trump, quando lo chiamò “Giuseppi” e non certo per errore, considerata la verità dei tanti volti del premier ed oggi, la pluralità nel suo nome, assume il giusto significato. Fu un errore premonitore, ma un ovulo fecondato della verità. Non dimentichiamo che lo stesso Conte, nel 2018, si batteva aspramente, contro gli “euroinomani” di Bruxelles ed a beneficio delle classi lavoratrici popolari. Vicino al ceto dei lavoratori instancabili, per farla in breve. Poi abbiamo il Conte che lotta contro chi remava contro gli interessi nazionali e quindi contro i mercati globali. Poi, passato con la sponda giallo rossa del complotto PD-5S, quando sosteneva che l’Italia doveva ricorrere al MES. “L’Europa usi il MES, per l’esigenza del Coronavirus”. Poi il Conte che si oppone allo stesso MES. “l’Italia non accetta il MES e quindi si va con gli EUROBOND”, sosteneva proprio pochi giorni fa. Quante maschere, caro Conte, che hai indossato. Quale è or dunque la tua parte vera e buona? Quella che difende il popolo e che lotta contro il MES? Quella, di contro, dove appoggi il MES e lotti contro il popolo? Ecco la sua imprevedibilità imponderabile dell’agire politico non corretto, ma in politica tutto è corretto e ammesso. Uno, nessuno centomila, diceva Pirandello. E’ scampato il pericolo MES, ma siamo passati alla forza degli EUROBOND. Allora Conte, dicci come vuoi governare questa nazione. Togli la maschera per favore e dicci chi sei. Si prospettano con le tue proposte, nuovi debiti per le aziende italiane. A quando la ripresa economica? A quando un primo resoconto di quanto avvenuto? La potenza dei 400 miliardi di euro approvati, dimostreranno come saranno bruciati anche queste somme da bilancio di manovre economiche multiple per il nostro paese. Quanti debiti lascerai agli italiani dopo questo coronavirus? Le aziende già sanno che dovranno sobbarcarsi i nuovi debiti da te proposti. Debiti che consentiranno alle imprese di sopravvivere nell’immediatissimo futuro, ma che saranno ancorate all’usura del sistema europeo. E quando sarà finita l’emergenza, le aziende e le imprese tutte, dovranno fare i conti salati col debito prestabilito. Non va dimenticato quindi, che l’Europa rappresenta per l’Italia, il vero problema. Sta imponendo infatti, politiche depressive e di austerità, contro ogni diritto del lavoro, dei lavoratori e dei diritti sociali. Una sorta di “credo” che si impone come soluzione generale di ogni cosa. Non abbiamo bisogno di questa Europa, in quanto rappresenta per la nostra storia millenaria e la nostra cultura, la negazione dei nostri stessi popoli. Essere contro l’Europa, significa senza mezzi termini, essere contro il potere dei banchieri e del Liberismo; contro il turbo capitalismo che affossa ogni cosa ed ogni diritto del semplice lavoratore. L’Europa sta schiacciando tutto e tutti. E’ possibile definirla una distruzione quasi pianificata ed organizzata dalle lobbyes massoniche e del potere. L’euro, non è una moneta, e mai mi stancherò di affermarlo. Una considerazione politica e non da economista. E’ solo un metodo di governo per il controllo sugli altri stati. L’euro, ha avuto come funzione e scopo unico, il principio di svuotare i popoli dalla propria sovranità economica e politica. L’euro è infatti, il compimento del capitalismo dopo la caduta del comunismo del 1989. Ci sarà quindi, un eterno conflitto tra chi difende le sovranità nazionali, quindi diritti e democrazia, e chi difende il globalismo apolide che ha sradicato le radici della nostra cultura. L’Europa è trasmissione di questi balordi valori. Giovanni Coscia