GUARIGLIA DISTRUTTO AGROPOLI E GELBISON EMIGRANO A CAPACCIO PAESTUM
Hanno distrutto il Guariglia come era prevedibile e ora l’Agropoli e la Gelbison sono costrette a chiedere aiuto ad Alfieri. La colpa questa volta non possiamo darla all’amministrazione comunale attuale semmai a quella precedente che aveva stabilito, in maniera, sbagliata, che ogni società doveva avere un responsabile e curare il campo. La gestione del manto erboso è nelle mani dell’Agropoli che lo ha distrutto. Ebbene sempre dire la verità e come stanno le cose per onore di verità. La Gelbison ha dato una grossa mano mettendolo apposto lo scorso anno spendendo quasi 300mila euro con l’Agropoli che ne ha giustamente usufruito, quest’anno stava succedendo la stessa cosa e dopo una spesa iniziale per riprenderlo Puglisi presidente della Gelbison ha speso altri 8.000 euro pregando l’Agropoli di saltare un allenamento per far ricrescere l’erba, l’Agropoli se ne è fottuta e si è allenata sul campo seminato da poco distruggendo crescita e facendo perdere i soldi alla Gelbison la quale poi è stata costretta ad andare a giocare a Castellabate e ritrovandosi il campo distrutto.
La gestione dello stadio è dell’Agropoli ma la squadra della città non lo cura, spalti sporchi, terreno in pessime condizioni, spogliatoi sporche, mancano anche le bombole del gas in qualche circostanza. La Gelbison aveva fatto richiesta di gestirlo mettendo sul tavolo quasi altri 200mila euro ma con un artefizio schifoso comune e Us Agropoli hanno evitato che questo accadesse e ora lo stadio, come era prevedibile, è distrutto, non ci si può giocare, serve una semina importante e una manutenzione molto costosa. Il tutto per ripicca contro Puglisi e contro la Gelbison in nome di una rivaltà scema e idiota che non serve a nessuno, le guerre non servono, l’Agropoli non vive giorni positivi e non può permetterswi la manutenzione del campo, il solo finanziatore Cerruti ha già fatto sapere che il deserto in cui naviga la squadra non merita categorie superiori, una disaffezione generale. Il patron dell’Agropoli sta facendo moltissimo per la squadra per cui ci vorrebbe una collaborazione da parte della città. La gestione dello stadio alla Gelbison avrebbe risolto i mille problemi. Ora la stessa gelbson ha fatto omologare in due giorni il tenete Vaudano di Capaccio paese dove finirà il campionato e l’Agropoli usufruirà dello stadio Mario Vecchio di Capaccio Scalo probabilmente fino a fine stagione con il dubbio di centrare i play off anche in considerazione che gli uomini di mercato non hanno voluto prendere dei giocatori a centrocampo e il mister non può fare altre acreobazie per far lievitare la squadra, ne ha fatte già molte. Rinuncia allo stadio, rinuncia ai play off, l’Agropoli è in unaa fase delicatissima e vediamo cosa succede per il prossimo campionato. La Gelbison a sua volta in lite con l’amministrazione comunale di Vallo della Lucania proprio per lo stadio è costretta a fare di necessità virtù perchè Castellabate chiedeva 800 euro a partita, Agropoli ne chiedeva 300 e Alfieri ha teso la mano ancora una volta allo sport e al calcio dando le sue strutture gratis alla Gelbison e all’Agropoli, un amministratore lungimirante e sempre vicino alla gente e a chi investe. I due derby cilentani domenica si giocano nel comune di Capaccio e allo stesso orario, un’altra guerra assurda. Gelbison-Polisportiva Santa Maria si gioca sopra e Agropoli -Sapri si gioca sotto. Le gestioni in chiaro oscuro, dove c’è Alfieri c’è vita e speranza. Sergio Vessicchio