IL TAR RIAMMETTE VESSICCHIO NELL’ALBO DEI GIORNALISTI E LUI:”NON COMMENT”
Il Tar riammette Sergio Vessicchio nell’albo dei Giornalisti.Il noto anchorman di Agropoli era stato radiato per la telecronaca ritenuta sessista.Il giornalista ha annunciato,attraverso un’intervista al Mattino di oggi, una denuncia a tutti i componenti dell’ordine dei giornalisti consiglio di disciplina.Lo abbiamo raggiunto telefonicamente e lui ci ha liquidato con un semplice:”Non voglio commentare niente al momento”.Strano che al Quotidiano il Mattino ha rilasciato un intervista ma probabilmente lo ha fatto prima della decisione del Tar. Vessicchio Tar o non Tar continuerà a fare il suo lavoro.proprio dalle pagine del Mattino si è dichiarato ormai Opinionista,Youtube,blogger.
Ormai Vessicchio è un Social media manager di se stesso e rappresenta un opinion man di prestigio per il ruolo che ha avuto in una importante tv salernitana e per come Striscia la Notizia lo sta coinvolgendo.Sotto sotto Vessicchio,dice chi lo conosce,è anche molto contento dell’ennesimo clamore che fa parlare di se e questo per un opinion leader è molto importante.Passata la bufera statene certi ricomincerà a dire verità,quelle verità che lo hanno reso famoso,celebre,antipatico e cattivo.Per quanto riguarda il lavoro può farlo regolarmente per i mezzi d’informazione che possiede.Da anni, spiegano dal suo entourage, non svolge attività giornalistica e questo,di fatto,rende vano il provvedimento di radiazione tanto è vero che da circa 10 anni non paga la diaria di 100 euro all’anno(c’è la decadenza dall’ordine per i morosi e Vessicchio lo è da tempo).
Un auto esclusione perchè,probabilmente non era interessato nemmeno più a restare nell’ordine. Questo però stride con la sorpresa del ricorso al Tar probabilmente fatto da un sindacato che mal sopporta il comportamento dell’ordine dei giornalisti in speciale modo dei 4 componenti del consiglio di disciplina che Vessicchio ora vuole portare davanti ai giudici.
ECCO PERCHE’ SI PUO’ ESERCITARE LA PROFESSIONE SENZA ESSERE ISCRITTI ALL’ALBO
L’articolo 3 bis del Decreto-Legge n.63 del 18 maggio 2012, poi diventato legge n.103 del 16 luglio 2012, afferma: «Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall’articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall’articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall’articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n.666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni».
Sergio Vessicchio da oltre 10 anni non ha più frequentazioni come giornalista con testate non informatiche se non come opinionista ruolo svolto a Telecolore,Telecapri e in tante altre emittenti.Lui si rivolge da tempo a strutture telematiche e il bello che con piccoli siti e tv on demand fa parlare di se in tutto il mondo.Se ci riflettete non si può trattare di roba da poco conto.Pensateci.Loredana Pingaro