26 Gennaio 2025

L’AGROPOLESE GIUSEPPE MOTTA SI CONFESSA:”VOGLIO GIRARE UN FILM NEL CILENTO”.IL RE DEGLI EFFETTI SPECIALI E’ TORNATO PER LE VACANZE

 

Ha un curriculum degno delle star hollywoodiane. Lui è Giuseppe Motta(NELLA FOTO CON ATTILIO ROSSI) ,agropolose, che era nel team che ha vinto l’Oscar per i migliori effetti speciali visivi del film “La bussola d’oro”, nel 2007. In questi giorni è ad Agropoli per trascorrere delle giornate di relax in compagnia della sua famiglia e degli amici di sempre. Negli anni, dopo aver girato il mondo ed aver lavorato insieme a registi del calibro diJames Cameron (Avatar), Ron Howard(Inferno) e Matteo Garrone (Il racconto dei racconti), non è affatto cambiato. È rimasto lo stesso di sempre, il solito “Ghibli”, come lo chiamano i suoi amici, con l’inseparabile berretto, la simpatia e la nostalgia del suo Sud.

È stato definito il mago degli effetti speciali. Questa magia le è valso un Oscar e un Bafta. Quanto lavoro c’è dietro questa magia?

Moltissimo. È un lavoro fatto di passione, pazienza e precisione. Soprattutto, è un bellissimo lavoro di gruppo che ha portato poi all’Oscar.

Parlare di effetti speciali è riduttivo, può spiegare la differenza con gli effetti visuali, i vfx?

Gli effetti visuali sono quelli che vengono fatti in post produzione in digitale, quelli speciali sono gli effetti pratici che vengono girati direttamente in camera come, per esempio, le esplosioni.

Il suo settore stenta a decollare in Italia?

No, semplicemente i film prodotti in Italia seguono una logica differente da quella di Hollywood che preferisce molta più avventura, spettacolarità e fantascienza. Tuttavia, ci sono registi che cominciano a smuovere le acque in questo senso, come Matteo Garrone con il quale ho lavorato per l’episodio della Pulce de “Il racconto dei racconti”.

Quale è stato il progetto cinematografico più divertente, quale quello più deludente?

Deludente nessuno perché il mio lavoro mi diverte sempre. Quindi, chi più chi meno, i progetti sono stati tutti divertenti. Ma tra quelli più stimolanti e ambiziosi metto sicuramente “Avatar” e “Cloud Atlas”.

Stati Uniti, Germania, Nuova Zelanda, India, Regno Unito, dove si è sentito più a casa?

Non ti senti mai come a casa da nessuna altra parte, perché ti manca sempre qualcosa. Agropoli è casa ed è unica. Se parliamo poi di ospitalità, ovunque, perché il mondo cinematografico è sempre ben accetto. Quanto al rapporto con la natura, tornerei volentieri in Canada e Nuova Zelanda.

Ha molta nostalgia della sua terra?

Sì, ma oltre le ragioni del cuore, vorrei vederla più attiva, più professionale e pronta ad investire nel mio settore. Inutile che io parli del potenziale cilentano, sarebbe retorica.

Da qualche anno è membro della Ves (Visual effects society), le piacerebbe entrare in Academy?

Assolutamente. Per ora faccio parte di questa society che è la più importante al mondo per gli effetti visuali e il cui giudizio è molto influente. Solitamente le nostre nomination coincidono con quelle dell’Academy e del Bafta.

Dopo “The Mummy” ha preso un anno sabatico per dedicarsi alla regia a Londra, i vfx non le bastano più?

No, non mi bastano più. Molti effettisti sono passati alla regia, come Neill Bloomkamp che ha poi diretto “Elysium”.

In questi giorni è ad Agropoli, solo vacanza o anche lavoro?

Relax ma anche lavoro. Le anticipo che ho intenzione di girare un film da me diretto nel Cilento.

Ha già pensato ai luoghi?

Sicuramente saranno all’interno del Parco per le sue bellezze naturali e a Paestum. Ho pensato ad un racconto fantascientifico nella culla del mito e della civiltà greca. Come insegna Stargate, futuro e passato sono molto più vicini di quanto pensiamo. La sceneggiatura è in fase progettuale, conto di ultimarla ad ottobre. Seguiranno i casting per iniziare le riprese a fine anno.

L’équipe sarà tutta straniera?

No, mista. Oltre alla mia società inglese, conto nella coproduzione dell’amico e regista Attilio Rossi, molto attivo sul territorio.

Porterà un po’ di Hollywood?

Non rivelo i nomi ai quali ho pensato, ma sono tutti attori inglesi e shakespeariani.

Cljo Proietti

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