L’AGROPOLI STENTA MA VINCE, RISOLVONO VITELLI E YEBHOA MA NON PUO’ ANDARE SEMPRE BENE
NATIELLO TERZO GOAL CONSECUTIVO
A Nocera superiore una partita sotto tono che ha evidenziato l’importanza dei singoli e la straordinaria rosa di cui l’Agropoli è in possesso. Doveva essere vittoria e successo è stato. I delfini conservano la prima posizione in classifica peraltro molto meritata e guardano ai prossimi impegni con serenità anche se la gara contro l’Alfaterna ha messo fuori le difficoltà di manovra e la scarsa incisività della squadra nel trovare la via della porta. Solo la bravura dei singoli ha dato la scossa ai delfini i quali passano con uno dei giocatori più importanti Natiello al terzo goal consecutivo e dopo le marcature contro Salernum e Calpazio anche questa volta segna da fuori aerea, ma se nelle due prime circostanza aveva segnato su punizione questa volta lo fa con un uno slalom e in corsa, giocatore pronto per il salto di categoria, basta con l’eccellenza.
L’Agropoli si addormenta sul goal, il ritmo della gara cala subito e l’Alfaterna cresce di minuto in minuto trovando spesso il centrocampo agropolese impreparato. Squadra lunga, attaccanti bloccati in attacco sul non possesso palla dei padroni di casa padroni del campo in lungo ed in largo, il solito disordine tattico che si spera non sia un limite alla distanza. L”Alfaterna pareggia con un capolavoro del solito Delle Donne, la sua sforbiciata è da incorniciare, è evidente l’ennesima papera stagionale del portiere agropolese quasi sempre responsabile sui goal che subiscono i delfini. I nocerini rimangono in 10 per l’espulsione di Somma e il finale di partita è tutto per i delfini i quali trascinati dai singoli, i senatori, trovano la strada del goal, prima Yebhoa viene fermato dal portiere in uscita e poco dopo un lancio di Della Guardia favorisce la giocata di Vitelli, il diagonale dell’attaccante viene corretto in rete da Yebhoa. Vittoria e primato confermato ma quanta fatica, vittoria meritata ma non può andare sempre bene. In questo modo e giocando così male prima o poi i singoli non potranno metterci sempre la pezza. Sergio Vessicchio
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