13 Giugno 2025

PAESTUM,SECONDO ULTIME RICERCHE IL TEMPIO DI ATHENA FU EDIFICATO SU UN ALTURA ARTIFICIALE DA INGEGNERI DI 2500 ANNI FA

È la prima struttura che si nota fin da lontano, avvicinandosi a Paestum. Ed è la più defilata. Il tempio di Athena, innalzato in posizione opposta a quelli di Era e Nettuno, fu completato intorno al 500 avanti Cristo: quel suo spiccare sugli altri edifici non è casuale. Anzi, pare addirittura sia frutto di un vero e proprio progetto di modellazione del terreno, appositamente creato dagli ingegneri di due millenni e mezzo fa. Questo, almeno, anticipa lo studio archeologico avviato lo scorso 21 agosto dall’equipe diretta da Rebecca Miller Ammermann, docente all’università americana di Colgate, in collaborazione con l’ateneo di Bologna. I risultati definitivi si sapranno a novembre, a fine progetto. Nel frattempo, dai primi elementi raccolti emergerebbe che il tempio di Athena poggia su una collinetta verde, l’unica in un’area di 120 ettari totalmente pianeggianti: un rialzo perfetto per ospitare un santuario, forse troppo per essere naturale. «Soprattutto la parte occidentale – spiega la professoressa Ammermann – sembra essere frutto di un lavoro massiccio di rimaneggiamento del terreno, con un rialzamento di alcuni metri: siamo molto soddisfatti dai risultati». Dati inediti, che sorprendono già prima dell’elaborazione definitiva, fornita da speciali rilievi con «prospezioni georadar e geomagnetiche», effettuate sul posto con macchinari elettronici. «In pratica – spiega Gabriel Zuchtriegel(foto in basso), direttore del parco archeologico di Paestum – è stata fatta una radiografia all’intera collina, per stabilire ogni anomalia e determinare se e quanto sia artificiale la sua realizzazione». Già da studi effettuati sul tempio negli anni Trenta si sapeva quanto le sue fondamenta fossero profonde, ma «la qualità della superficie su cui poggiano – prosegue il direttore – non è stata ancora esaminata a fondo: la ricerca di Ammermann, seguita da ulteriori scavi e carotaggi, potrà determinare se in profondità ci siano altre costruzioni, depositi di terreno, o laterizi, appositamente creati per innalzare il livello del suolo». Cosa che darebbe ulteriore lustro all’edificio consacrato alla dea della guerra e delle arti, costruito rispettando un motivo ricorrente nella topografia sacra di Athena, i cui templi dominano sullo spazio urbano (si pensi ad Atene o Sparta). «Se i dati saranno confermati, cosa più che probabile – conclude Zuchtriegel – avremo le prove di un mega intervento strutturale sul paesaggio stesso di Paestum, prima ancora che giungesse l’architettura, consegnandoci questi capolavori di pietra e travertino». Nel frattempo le ricerche sul tempio proseguono anche nei depositi del Museo archeologico pestano. L’università di Salerno sta infatti lavorando alla realizzazione di una mostra, in programma per novembre, che illustrerà le analisi del professor Fausto Longo su oggetti metallici (come scudi, lance ed elmi), provenienti dal santuario. (Paolo De Luca – la Repubblica)

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