RUTINO ,RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DALL’EX SINDACO GERARDO IMMERSO
NON RIESCO A CAPIRE SE E’ CONFUSO IL GIORNALISTA O CHI GLI HA PASSATO L’INFORMAZIONE?
In riferimento all’articolo apparso stamattina pubblicato da InfoCilento, cioè la strategia socio economico per far ripartire il paese, che l’amministrazione di Rutino, intende promuovere per la stabilità del personale, la cosi detta “clausola sociale”, in altre parole è passata come la genialata per il collocamento al lavoro di disoccupati con domande ed allegati da produrre al comune stesso Ora dico io, già rileggendo quanto avete digitato: “intende promuovere per la stabilità del personale” il dubbio non vi è venuto? Vi siete consultati? O quanto meno non si è accesa la lampadina? Ho capito mancava l’elettricista! Giusto per essere chiari questa norma che riporto integralmente: Art. 50. Clausole sociali del bando di gara e degli avvisi 1. Per gli affidamenti dei contratti di concessione e di appalto di lavori e servizi diversi da quelli aventi natura intellettuale, con particolare riguardo a quelli relativi a contratti ad alta intensità di manodopera, i bandi di gara, gli avvisi e gli inviti inseriscono, nel rispetto dei principi dell’Unione europea, specifiche clausole sociali volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato, prevedendo l’applicazione da parte dell’aggiudicatario, dei contratti collettivi di settore di cui all’articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81. I servizi ad alta intensità di manodopera sono quelli nei quali il costo della manodopera è pari almeno al 50 per cento dell’importo totale del contratto. Pertanto, non prevede nient’altro che un principio di salvaguardia dei lavoratori assunti o meglio occupati a rischio di licenziamento, in conseguenza di un nuovo appalto avente le medesime finalità. Quindi non si può obbligare nessuno, ma in certo senso si cerca di trasferire questi lavoratori alla nuova azienda futura vincitrice dell’appalto posto a bando. La tutela dei lavoratori “uscenti” è sempre stata una condizione prevista negli appalti pubblici a favore degli utenti della P.A. (si pensi ai degenti-anziani di un appalto di servizi socio-sanitari di una Residenza Sanitaria Assistenziale) laddove il personale, che prima era alle dipendenze del vecchio affidatario e che poi “passa” al nuovo aggiudicatario, è in grado di garantire quella continuità di servizio importante per molte tipologie di prestazioni appaltate. Spero di esservi stato utile per la nostra e per la vostra chiarezza. Adesso però mi viene un dubbio?????? Ma sarà che la nuova amministrazione intendete promuovere una sorta di baratto amministrativo? Fateci sapere attendiamo con trepidazione.Gerardo Immerso
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